Rifondazione è divisa Garavini: me ne vado

Rifondazione è divisa Garavini: me ne vado Polemica sugli incarichi, minaccia di dimissioni Rifondazione è divisa Garavini: me ne vado ROMA. Contrasti si sarebbero verificati, nel pomeriggio di ieri, nel gruppo dirigente di Rifondazione comunista dopo che il comitato politico ha bocciato, in parte, la proposta della direzione per la formazione del «comitato operativo», una sorta di segreteria politica che avrebbe dovuto affiancare il lavoro del segretario. Il fatto che tre candidati non abbiano raggiunto il quorum: Luciano Pettinali, (proposto alla direzione del dipartimento esteri), Franco Giordano (per gli enti locali) e Rino Serri (per l'organizzazione) avrebbe spinto, sempre secondo quanto si è appreso, Sergio Garavini a minacciare le sue dimissioni da segretario. I franchi tiratori che nel segreto dell' urna hanno fatto mancare il quorum apparterrebbero all'area cossuttiana. La direzione di Rifondazione si è subito riunita, a porte chiuse, nella sala esedra della stazione Termini, dove si erano conclusi i lavori del comitato politico prima che si votasse per il «comitato operativo». La direzione ha deciso di riconvocare il parlamentino neocomunista per domenica prossima, 17 maggio, con all'ordine del giorno 1 elezione della segreteria dopo la fumata nera di ieri. Alcuni membri della direzione avrebbero chiesto un congresso straordinario considerando il fatto come una sconfessione per tutto il gruppo dirigente dal momento che i dirigenti erano appoggiati anche da Cossutta. Il comitato politico di Rifondazione ha anche deciso a conclusione dei suoi lavori, durati due giorni a Roma, di chiamare la parlamentare europea Luciana Castellina alla direzione di Liberazione, il giornale del partito. Liberazione, nato con la fondazione del nuovo partito, tira circa 50 mila copie. [Ansai

Persone citate: Cossutta, Franco Giordano, Garavini, Luciana Castellina, Luciano Pettinali, Rino Serri, Sergio Garavini

Luoghi citati: Roma