La «500» dello spazio

La «500» dello spazio IL RAZZO SCOUT La «500» dello spazio Trent'anni, 116 lanci riusciti TRA i razzi vettori, l'americano «Scout» è il più piccolo, il più semplice e il più affidabile. Con i 116 lanci perfettamente riusciti, vanta un record del 98 per cento di successi. Un altro primato è quello di longevità; il primo volo risale al 1960. Anziché in pensione, lo «Scout» va ora incontro a una nuova giovinezza grazie a un programma di sviluppo varato dall'Agenzia Spaziale Italiana. Tra due anni, nel 1994, dal poligono San Marco in Kenya partirà una versione potenziata del lanciatore, realizzata dal Centro di ricerche aerospaziali dell'Università di Roma. A bordo recherà il satellite scientifico internazionale Equator S. Il progetto, chiamato San Marco Scout, è del professor Luigi Broglio e prevede l'aggiunta al vettore americano di quattro motori Algol uguali a quello del primo stadio, in modo da accrescere la spinta e aumentare il carico utile, che passa da 220 chili in orbita equatoriale bassa (550 chilometri circa d'altezza) a 600 chili. Parallelamente, la Bpd Difesa e Spazio (Gruppo Fiat) lavora alla seconda fase del programma, che darà vita a una versione italiana del San Marco Scout. Avrà nuovi motori, un sistema di guida più preciso e una concezione modulare, con differenti configurazioni per satelliti di massa compresa tra i 250 e i mille chili. Sarà pronto nel 1995. La storia dello Scout è una continua evoluzione. Costruito dalla Ltv per conto della Nasa, da principio aveva un carico utile di una cinquantina di chilogrammi. Poi, nel corso degli anni, ciascuno dei quattro stadi a propellente solido, chiamati Algol, Castor, Antares e Altair, è stato sostituito con versioni via via più potenti. L'ultimo modello, lo Scout G-l, è alto 23 metri, pesa 21,5 tonnellate e può essere lanciato dal poligono di Vandenberg (California), da quello di Wallops Island (Virginia) e dalla piattaforma San Marco, l'unico centro spaziale dal quale è possibile collocare satelliti direttamente in orbita equatoriale. Il programma della Bpd è concepito per passi successivi. Inizialmente è prevista la sostituzione del primo stadio (l'Algol, concepito negli Anni Cinquanta) con un nuovo motore a razzo, sempre a propellente solido, progettato dall'azienda italiana. A questo potrà essere aggiunto uno «stadio zero», costituito da due o da quattro propulsori dello stesso tipo attaccati alla base del vettore e destinati a imprimere la spinta iniziale. Combinando i motori a razzo come si fa con i pezzi del «Lego», sarà possibile ottenere una vera e propria famiglia di lanciatori con prestazioni diverse. Successivamente anche l'ultimo stadio, l'Altair, verrà cam¬ biato con uno della Bpd. Questo avrà un sistema di guida inerziale; un perfezionamento rispetto all'Altair che viene semplicemente stabilizzato dal movimento di rotazione (spin) impresso al momento dell'accensione, non diversamente dal proiettile sparato dalla canna rigata di un fucile. Con un costo per lancio stimato in 13 milioni di dollari, il futuro vettore «made in Italy» dovrebbe avere buone opportunità commerciali. Mentre i lanciatori americani Thor Delta e Atlas Centaur, così come gli europei Ariane, sono concepiti per portare carichi di diverse tonnellate, il San Marco Scout si propone come il veicolo più economico per mettere in orbita piccoli satelliti. E' una fascia di mercato trascurata, ma con buone potenzialità. Satelli¬ ti «leggeri» possono essere impiegati per esperimenti scientifici, studi sulla microgravità, sul clima e sulle risorse terrestri. E ancora per osservazioni ambientali, telecomunicazioni e telefonia mobile. A spianare la strada al progetto italiano si aggiungono le difficoltà che sta attraversando l'u- nico potenziale concorrente: il Pegasus, vettore americano sganciato in volo da un B-52. Il secondo lancio ha rivelato problemi tecnici che si aggiungono a quelli economici della Orbitai Science, l'azienda privata che lo costruisce. Il razzo americano Scout come sarà dopo le modifiche raffigurato sulla piattaforma italiana San Marco in Kenya; una nuova versione con limitati aggiornamenti sarà lanciata nel '94 mentre la Bpd sta lavorando ad un modello radicalmente diverso e più potente che sarà pronto nel '95

Persone citate: Antares, Atlas Centaur, Castor, Luigi Broglio, Thor Delta, Vandenberg

Luoghi citati: California, Kenya, Virginia