UN RAGAZZO DI MARE di Masolino D'amico

UN RAGAZZO DI MARE UN RAGAZZO DI MARE DI James Hanley, prolifico scrittore inglese a me finora totalmente ignoto, Anthony Burgess dice nell'introduzione che morì nel 1985 a novantanove anni; meno portentosamente, il risvolto di copertina lo fa nascere nel 1901. I suoi principali romanzi, che ottennero successi di stima ma non di pubblico, uscirono negli Anni Trenta e Quaranta, né più fortuna egli incontrò in seguito, quando tentò il teatro. Si mise allora a scrivere radiodrammi e gli andò bene, la Bbc gliene trasmise ben settantanove. Amico personale di John Cowper Powys, era piaciuto come narratore a personaggi diversi come William Faulkner, Sean O'Faolain e il filologo Eric Partridge, e E. M. Forster aveva preso le sue difese quando nel 1935 uno dei suoi primi libri accettati dagli editori, Ragazzo (prima edizione, 1931), era stato processato e condannato per oscenità a Manchester in seguito alla denuncia di un tassista che lo aveva preso in prestito a una biblioteca circolante. Quell'episodio fu senza dubbio traumatico per un giovane autore per di più in ristrettezze economiche (Ragazzo è dedicato alla persona che gli aveva prestato la macchina per scrivere), anche se gli editori, che un avvocato aveva convinto a dichiararsi colpevoli, si accollarono la multa di 400 sterline. Messo all'indice negli Anni 30 Oggi il breve romanzo non potrebbe scandalizzare nessuno, ma la sua carica di sgradevolezza non si è certo disinnescata. Basato almeno in parte su materiale autobiografico - come il protagonista, anche Hanley scappò di casa a tredici anni per imbarcarsi su di un mercantile - contiene una impressionante e addirittura sadica cronaca di sventure, che cominciano a pagina 1, quando il piccolo Arthur viene preso di mira da un insegnante che infierisce sul suo impaccio, e finiscono a pagina 189, quando poche settimane dopo lo stesso Arthur viene dato per disperso in mare. Nello spazio intermedio il bambino è stato costretto a la¬ sciare la scuola dell'obbligo prima dei tredici anni prescritti perché i genitori, indigenti, hanno bisogno di mandarlo a lavorare; e il feroce padre, che 10 picchia selvaggiamente anche senza bisogno di pretesti, lo ha spedito all'alba a pulire le sentine di una nave in porto, con altri ragazzi poco più anziani ma assai più esperti di lui. Una stiva piena di orrori Hanley indugia a lungo e vividamente sugli orrori di questa fatica disumana, coi bambini immersi per ore nel liquame della stiva, e Arthur per di più sottoposto a un barbaro rito di iniziazione da parte degli altri. Disperato, il piccolo il giorno dopo scappa nascondendosi in una nave in partenza, e come clandestino rischia la morte per soffocamento. Qui il capitano dopo terribili minacce gli offre un impiego, e ad Arthur sembra di toccare il cielo con un dito; ma la fatica è bestiale, e le avances sessuali di molti membri dell'equipaggio sono disgustose. Più avanti il battello fa scalo ad Alessandria d'Egitto, e un marinaio impietosito per consolare il reietto non trova di meglio che condurlo in un bordello e affidarlo a una giovane prostituta... Ancora più privo di illusioni di Conrad, e con l'obbiettivo sulla vita sottocoperta, Hanley presenta un quadro orripilante del trantran quotidiano di una ciurma; non per nulla i personaggi meno abbrutiti con cui Arthur entra in contatto lo esortano a desistere, a sottrarsi da quell'inferno. Ma naturalmente il bambino non ha possibilità alcuna di farlo, egli è condannato fino dall'inizio; non è riuscito nemmeno - ecco forse 11 limite maggiore di questo libro forte e coinvolgente - a sviluppare una vera personalità. Incerto su tutto, credulo e in balia degli avvenimenti, egli è una vittima predestinata, e quando alla fine atrocemente soccombe proviamo, orribile a dirsi, accanto alla pietà anche qualcosa che assomiglia a un senso di liberazione. Masolino d'Amico James Hanley Ragazzo trad. Antonio Bertolotti Serra e Riva. pp. 190. L. 28.000

Luoghi citati: Alessandria, Egitto, Manchester