Una donna il nuovo nemico dell'Ira di Paolo Patruno

Una donna il nuovo nemico dell'Ira GRAN BRETAGNA Troppe sconfìtte per la polizia: l'incarico affidato al capo dell'MI5, Stella Rimington Una donna il nuovo nemico dell'Ira Major toglie a Scotland Yard la lotta ai terroristi LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Scotland Yard ha subito una sconfitta storica. Perché d'ora in avanti sarà una donna, Stella Rimington, a dirigere la lotta contro i terroristi dell'Ira. E Stella, cinquantaseienne, madre di famiglia dall'aria innocua e casalinga, è da pochi mesi il nuovo capo dello spionaggio inglese, l'«MI5» che soppianta così la Special Branch antiterroristica di Scotland Yard. E' un'umiliazione bruciante, mascherata a malapena dal fairplay britannico. Ma era una mossa obbligata per il governo inglese, dopo tutte le beffe subite negli ultimi tempi dalla pohzia, dopo tutti gli exploit che 11- ra ha compiuto nei mesi scorsi a Londra spargendo il terrore nella capitale: dall'attentato a colpi di mortaio contro la residenza del primo ministro Major ne' febbraio del '91, fino all'ultima bomba che il mese scorso ha provocato tre morti e demolito un isolato della City. Formalmente, come ha assicurato il ministro dell'Interno, Kenneth Clarice, annunciando in Parlamento il clamoroso cambiamento di rotta, «Scotland Yard continuerà a dare il suo contributo insieme all"'MI5" alla lotta antiterroristica». Ma la realtà della defenestrazione non è sfuggita a nessuno: né a Londra, né in Nord Irlanda, dove gli estremisti protestanti e cattolici non hanno nascosto il loro malumore. Perché con l'«MI5», con i suoi metodi «anticonvenzionali» di lotta al terrorismo basati anche sullo spregiudicato impiego delle Sas, le temute «teste di cuoio» dei Servizi speciali, non c'è da scherzare. E difatti, da Belfast, Martin McGuinnes, vicepresidente del Sinn Fein, il braccio politico dell'Ira, ha dichiarato: ((Abbiamo il pesante sospetto che la strategia degli sporchi trucchi adottata dall"'MI5" in Inghilterra venga esportata adesso anche in Nord Irlanda. Ci attendiamo perciò un raffica di assassini politici camuffati». Con questa sostituzione, il primo ministro John Major, 1'«uomo in grigio» di Downing Street, ha dimostrato comunque tutta la sua determinazione per stroncare il terrorismo. Un cambiamento radicale, a 180 gradi, che dovrebbe imprimere ben altro vigore, spera il governo, alla lotta contro il terrorismo nordirlandese. Perché a guidare questa «guerra sotterranea» è stata chiamata una donna temprata nell'acciaio, questa Stella Rimington che in 22 anni di carriera nel servizio di «intelligence» è stata responsabile della lotta contro la sovversione interna, dello spionaggio e il terrorismo di matrice estera. Insomma, una vera esperta che in questi pochi mesi, da leader dell'«MI5» è già riuscita a conquistare l'assoluta fiducia di Major. Anche adottando, con molta spregiudicatezza, qualche «sporco trucco» come l'accusano i suoi critici. Si sospetta infatti che proprio l'«MI5» sia stato responsabile, nelle ultime settimane, del clamoroso furto di un documento segreto di Scotland Yard, misteriosamente finito, non si sa attraverso quali canali, sulla prima pagina del più importante giornale di Dublino, in cui la Special Branch ammetteva a denti stretti di avere ben poche informazioni utili per contrastare l'offensiva terroristica dell'Ira. Così ridicolizzata, Scotland Yard ha perso la partita e Stella ha colto la sua prima grande vittoria. Ma adesso l'Ira l'aspetta al varco. Paolo Patruno Militanti dell'Ira a Belfast

Persone citate: John Major, Kenneth Clarice, Martin Mcguinnes, Special Branch, Stella Rimington

Luoghi citati: Belfast, Dublino, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Nord Irlanda