Da Yellow Kid a Dylan Dog ecco la parata di eroi dell'editoria popolare di B. V.

Da Yellow Kid a Dylan Dog ecco la parata di eroi dell'editoria popolare / fumetti al Salone de La Stampa Da Yellow Kid a Dylan Dog ecco la parata di eroi dell'editoria popolare Dai primi vagiti al mito, ovvero da Yellow Kid a Dylan Dog. Nell'ambito della prima «Biennale Internazionale di Teatro Ragazzi & Giovani», si è aperta una curiosa mostra dedicata al fumetto (fino al 30 maggio, da lunedì a sabato, ore 9-12,30/1418) nel Salone de «La Stampa», via Roma 80, curata da Gianni Milone. Il materiale proviene dalla collezione Rava, l'industriale tessile (una decina d'anni fa) che aveva messo insieme albi, tavole originali, illustrazioni dell'editoria popolare. Un centinaio di immagini colorate. Ci sono le avventure ingenue di Yellow Kid, il primo eroe dei fumetti. Le sue battute erano spesso scritte sul vestitino. Perché le nuvolette non esistevano ancora. Ci sono i colori di Rubino (un bellissimo fondale con case sbilenche per il cartone animato «Il Paese dei ranocchi» presentato alla Biennale di Venezia nel '42), il disegnatore forse colpevole di una temporanea abolizione dei «balloons», a favore delle didascalie. La carrellata sfiora tappe storiche, dalle fantasiose avventure di Little Nemo (inventato dall'americano Winsor McCay all'inizio del '900), ai personaggi del «Corriere dei Piccoli», alle tavole di Bioletto, Albertarelli, Gallepini, Hugo Pratt, alle immagini del cinema popolare. Anche due chicche: la testata del «Pinocchio» disegnata da Cossio per l'editore Vecchi, con la prima versione di prezzo, 30 centesimi, sbarrata, per lasciare posto al nuovo «pedaggio», 40 centesimi; e una tavola inedita, disegnata per Rava da Giorgio Gavazzano, con un perfido Gambadilegno che vuole costruire un Ufo per arricchirsi disonestamente. La collezione Rava è anche particolarmente ricca di colorate illustrazioni usate dall'editoria popolare, prima fra tutte la Nerbini. Nelle sue fucine fiorentine il romanzo d'appendice e i viaggi avventurosi in continenti di fantasia si mescolarono con le immagini dedicate ai ragazzi. Nel «Giornale dei bambini» (1881) di Ferdinando Martini o nel «Novellino» (1889) di Yambo, alias Enrico Novelli, sembrano esserci i cromosomi dei futuri albi. [b. v.]

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