Notte di morte per un chirurgo

Deputato dc nei guai Accuse di mafia e delitti I pentiti ferino il nome di Culicchia Deputato dc nei guai Accuse di mafia e delitti Chiesta l'autorizzazione a procedere «Indagano su di me? Non lo sapevo» MARSALA. Un altro politico siciliano nel mirino dei giudici. E' il deputato Enzo Culicchia, 60 anni, de, amico di Prandini. La Procura di Marsala ha chiesto alla Camera l'autorizzazione a procedere contro di lui. Per quale reato non si sa. La voce più insistente dice che la procura intende indagare su di lui per associazione mafiosa legata anche ad omicidi. Se vera, un'accusa gravissima. La reazione dell'interessato è stata rapida: «Mi adopererò perché venga immediatamente rilasciata la richiesta autorizzazione», in attesa «nessuna strumentale aggressione». Culicchia è considerato un «prandmiano» di ferro. Bocciato alle elezioni regionali l'anno scorso dopo venti anni da deputato all'Assemblea Regionale (fu anche assessore alla Presidenza e ai Beni culturali, ambientali e Pubblica istruzione) quando era fedele a Sergio Mattarella, ora Culicchia, passato al grande centro, è stato eletto alla Camera con 32.436 voti, oltre 18 mila dei quali nella sola provincia di Trapani, la sua. La richiesta della procura di Marsala, dopo accertamenti condotti dai sostituti Camassa e Russo, è stata avanzata direttamente al ministero della Giustizia scavalcando la procura generale, cosa che avviene raramente e solo per motivi di urgenza. Ora il ministero ha due possibilità: trasmettere la richiesta al presidente della Camera o rispedirla alla procura generale di Palermo perché la valuti. In questi giorni c'è stato un gran movimento di carabinieri negli uffici dei due giovani sostituti che lavorano sull'antimafia, in particolare sulle rivelazioni di alcuni «pentiti», primi fra tutti Rosario Spatola e Gia¬ coma Filippello (vedova del mafioso Natale L'Ala). Spatola citò fra gli altri il ministro Marinino e l'ex ministro Giumella indicandoli come frequentatori di mafiosi, ma non fu creduto. I giudici tuttavia presero per buone altre rivelazioni sempre su rapporti tra politici e mafiosi, e quindi è difficile ritenere che il «pentito» ex trafficante di droga sia del tutto inattendibile. Spatola si sarebbe dilungato su Culicchia l'anno scorso con Taurisano e quindi con Borsellino. Da trent'anni ininterrottamente sindaco di Partanna, Culicchia avrebbe conosciuto Stefano Accanto detto «Cannata», l'influente «padrino» del paese che fu assassinato tre anni fa in un agguato. E del neo deputato de avrebbero parlato altre due donne oltre alla Filippello. Una è Piera Aiello, vedova di Nicola Atria, un giovane di Partanna ucciso nel suo ristorante a Monte vago. La terza collaboratrice è Vincenza Triolo di Sciacca, anche a lei hanno assassinato il marito. Le tre donne e Spatola, con i loro familiari, da un anno sono sorvegliati da agenti dell'Alto commissariato anti-mafia. All'infamante insinuazione di avere legami con mafiosi, Culicchia ha replicato dicendosi «sorpreso e amareggiato», affermando di ignorare il contenuto del provvedimento della procura. A questo proposito, dichiarandosi «sicuro di non aver violato la legge», Culicchia ha lamentato «la singolarità di un'indagine giudiziaria che pretende di evolversi senza che il diretto interessato abbia avuto la possibilità di conoscere quanto gli si attribuisce e di fornirgli chiarimenti». Antonio Ravidà

Luoghi citati: Marsala, Palermo, Partanna