Guerra al lavoro nero

Guerra al lavoro nero Ivrea, centinaia di controlli da parte degli ispettori Inps Guerra al lavoro nero Nel mirino alcuni prepensionati usciti dall'Olivetti all'inizio dell'anno «Ilfenomeno si sta estendendo a macchia d'olio ma può essere stroncato» Superlavoro per gli ispettori dell'Inps di Ivrea dopo l'ultima ondata di prepensionamenti Olivetti. Lo stanno provocando le decine e decine di segnalazioni anonime e non che, ogni giorno, arrivano negli uffici del palazzo di piazza Lamarmora. Denunciano il lavoro nero dei prepensionati oppure il rientro in fabbrica, cammuffati, da parte di lavoratori lasciati a casa nei mesi scorsi. «Per ogni segnalazione ricevuta corrisponde un controllo, eseguito nel giro di poche ore: non possiamo e non dobbiamo lasciare cadere nel vuoto le denunce dei cittadini» spiega il direttore dell'Inps di Ivrea Giovanni Sado. Secondo i primi dati raccolti dall'istituto di previdenza, almeno nel 30% dei casi controllati si riscontrano delle irregolarità. «Si tratta, soppratutto, di infrazioni lievi: situazioni di lavoro nero ne vengono scoperte pochissime e in aziende di piccole dimensioni. Alla Olivetti per ora non ne abbiamo ancora riscontrate» aggiunge Sado. Il 70% delle segnalazioni risultano, invece, prive di fondamento. Quello che viene, infatti, percepito come lavoro nero si tratta spesso di lavoro autonomo, regolarmente denunciato all'Inps. «Sono padroncini o lavoratori autonomi che versano i contributi richiesti. Nei loro confronti non possiamo fare proprio nulla» spiegano gli ispettori. Ma all'Inps c'è il sentore che il fenomeno del lavoro nero si stia espandendo. «Colpa dell'età relativamente giovane dei prepensionati. Sono pochi quelli che accettano a 45-50 anni di restarsene a casa senza fare nulla» aggiunge ancora Sado. Ed è forse per questo motivo che le denunce continuano a fioccare. L'ultima l'hanno presentata più di mille dipendenti dello stabilimento Olivetti di Scarmagno. Nel documento, sottoscritto da operai, impiegati e dirigenti, si parlava di consulenze cammuffate e lavoro straordinario in esubero. «Abbiamo già fatto parecchi accertamenti - spiega Sado -: non si può affermare che il lavoro sia concluso. E' ancora troppo presto per poter dare dei giudizi definitivi su una questione di cui si sta interessanfo anche l'Ispettorato del lavoro». Al momento della liquidazione delle prime pensioni ai dipendenti Olivetti usciti dall'azienda dopo aver maturato 35 anni di anzianità contributiva, l'Inps aveva preannunciato severi controlli per stroncare qualsiasi forma di lavoro nero: «Nessuno nega a queste persone di lavorare, purché lo facciano in regola» conclude Sado. Giovanni Sado direttore della sede Inps di Ivrea: «Stiamo intervenendo su ogni sospetto di lavoro nero»

Persone citate: Giovanni Sado, Sado

Luoghi citati: Ivrea, Scarmagno