Galoppino elettorale a spese lacp

Galoppino elettorale a spese lacp Galoppino elettorale a spese lacp Inquisito per truffa: in orario d'ufficio chiedeva voti per l'assessore Mercurio? Il pm Vittorio Corsi, che conduce, l'inchiesta.sulle somme pagate da un imprenditore a funzionari dell'ospedale Maria Vittoria, ne ha aperto una seconda sull'Istituto case popolari (lacp). A margine di questa seconda indagine è in corso un procedimento contro Domenico Varacalli, 23 anni, ex segretario dell'assessore comunale alla Casa Domenico Mercurio (psi). Il 2 maggio scorso il magistrato ha ordinato una perquisizione nella sua abitazione. Gli agenti si sono presentati in casa Varacalli all'alba: «Dobbiamo notificarle un avviso di garanzia e un decreto di perquisizione». E si sono messi a frugare nelle stanze e nei cassetti. L'ex segretario dell'uomo politico è stato poi condotto a palazzo di giustizia, in via Tasso, dove è stato interrogato dal dottor Corsi alla presenza del suo difensore, avvocato Albanese. Nessuna indiscrezione è trapelata dalla procura. Sembra però che negli ultimi due mesi prima delle elezioni, Varacalli, che ufficialmente era ritornato a lavorare allo lacp, non fosse molto presente in ufficio. Anzi, qualcuno afferma: «Era spesso in giro. La sua scrivania è sem¬ pre vuota». L'accusa contro di lui è di truffa ai danni dell'Istituto: nell'orario d'ufficiò Varacalli avrebbe fatto il galoppino elettorale per Mercurio? L'inchiesta del dottor Corsi vuole chiarire alcuni aspetti della gestione dello lacp, verificare la veridicità delle voci che circolano su un presunto mercato speculativo di alloggi popolari: appartamenti vuoti, di proprietà comunale o dello lacp, dei quali alcuni personaggi di sottobosco, forse millantatori, agevolerebbero l'occupazione (dietro compenso) da parte di inquilini bisognosi ma abusivi. Un altro filone dell'inchiesta si ripropone di controllare i meccanismi relativi alle proroghe sugli sgomberi e le voci su possibili abusi. Quelle sullo lacp e il Maria Vittoria sono soltanto due delle inchieste aperte di recente dalla procura. Altri pubblici ministeri stanno indagando sugli appalti fatti a Torino dalle ditte coinvolte nella maxi inchiesta aperta l'estate scorsa in Val d'Aosta e sull'autostrada del Fréjus. In questo clima, reso incandescente dagli inevitabili echi dello scandalo milanese - che ogni giorno miete nuove vittime -, le indiscrezioni sulla incriminazione del segretario Varacalli hanno subito dato esca ad un possibile coinvolgimento dell'assessore Mercurio. L'amministratore socialista si dichiara stupito: «Varacalli ha lavorato nel mio ufficio fino a febbraio, quando ho restituito le deleghe all'edilizia in vista della mia campagnia elettorale. Gli ho detto di ritornare allo lacp. Per quanto mi risulta, così è stato. Mi ha aiutato nella campagna elettorale, contattato alcuni amici, ma certamente fuori dagli orari d'ufficio». Ed aggiunge: «Varacalli è un ragazzo in gamba. Era risultato primo in un concorso indetto dallo lacp e mentre lavorava ha proseguito gli studi». Alla sede dell'Istituto case popolari ora molti ricordano che Domenico Varacalli, 23 anni, lasciava spesso vuota la sua scrivania: secondo l'accusa si occupava della campagna elettorale

Luoghi citati: Torino, Val D'aosta