Aguilera di G. A.
Aguilera Aguilera In panchina contro il Toro? GENOVA. Bisogna cercarla nel dopo-Cremona la rottura tra Aguilera e il presidente del Genoa Spinelli. Questo in città tutti lo sanno. Che cosa ha detto però veramente quel mercoledì Spinelli ad Aguilera, dentro lo spogliatoio, presenti tutti i suoi compagni? «Che nel Genoa confessa Pato - lui non mi voleva più». Ma può una frase fuori posto giustificare una decisione così drastica? «Noi uruguaiani siamo fatti così. Al cervello anteponiamo il cuore...». A fargli cambiare idea non sono bastate le 62 mila firme raccolte dai tifosi genoani. I ragazzi della Fossa gliel'hanno consegnate al termine; lui le ha messe nel portabagagli della macchina e ha promesso di conservarle tra i suoi ricordi più cari. «E' ima grande testimonianza d'affetto. Credetemi, non volevo andare via. Sono stato messo nelle condizioni di farlo». Ma mentre i suoi tifosi raccoglievano le firme, lui aveva già messo l'autografo su un contratto che non era quello che gli proponeva il Genoa. Questo è almeno quanto sostiene Spinelli e quello che ha cercato di appurare un'inchiesta della Federcalcio: «Non è vero, ci sono i regolamenti che me lo impediscono. Io faccio solo una questione di principio e per questo corro il rischio di restare disoccupato». Chi si aspettava le cifre è rimasto deluso. «Non poteva farle - commenta Spinelli -, sarebbe passato dalla parte del torto». E, allora, i numeri li dà Spinelli: «Gli ho offerto un miliardo netto a campionato, lui me ne ha chiesti dieci lordi...». E, per ironia del destino, domani Aguilera dovrebbe giocare la sua prima partita da ex genoano proprio contro il Torino, vale a dire quella che sarà la sua squadra il prossimo anno. E c'è, allora, il rischio che Bagnoli non lo utilizzi. Aguilera, però, questa eventualità non la prende in 'considerazione: «Sono del Genoa fino al 30 giugno e con il Toro voglio giocare. Anche perché, non dimentichiamolo, io sono un tifoso rossoblu». [g. a.]
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