Zola pronto a fare i dispetti al Milan

Zola pronto a fare i dispetti al Milan NAPOLI E Ferlaino aspetta il ritorno di Diego Zola pronto a fare i dispetti al Milan NAPOLI. «Voglio battere il Milan e rovinargli la festa», ha detto Zola. In questa frase di Gianfranco c'è la grande attesa che il Napoli sta vivendo. Quattro motivi tengono desto l'interesse: conquistare il punto che manca per centrare la zona Uefa, superare il Milan sinora imbattuto in campionato, vendicare il 5-0 subito all'andata, prendersi il grande sfizio di ritardare il passaggio delle consegne tricolori dalla Sampdoria al Milan. Napoli e Milan sono state negli ultimi anni le due squadre che maggiormente hanno illuminato la scena del campionato italiano. I rapporti tra i due club, notoriamente, non sono dei migliori. A Napoli non hanno dimenticato il 1° maggio 1988 quando il San Paolo applaudì il sorpasso dei lanciatissimi rossoneri. Scudetto al Milan, un cocktail di malignità sul conto di alcuni azzurri. Ci fu un'epurazione che portò lontani dal Napoli Garella, Bruscolotti, Ferrario, Giordano e Bagni. A Milano, invece, non perdono occasione di ricordare quando il Napoli, l'8 aprile 1990, vinse a tavolino la partita a Bergamo e si avviò ad aggiudicarsi il secondo scudetto ai danni dei milanisti. «Ci dobbiamo togliere questo sfizio, il Milan va rimandato a casa senza punti», recitano gli azzurri. Come si può notare, i motivi che rendono interessante Napoli-Milan, sono indubbiamente validi eppure potrebbe non esserci il tutto esaurito a Fuorigrotta. Ancora invenduti circa settemila biglietti. Il grande pubblico, nonostante l'attuale terzo posto in classifica, nonostante il buon torneo disputato dalla squadra di Ranieri, ha abbandonato il Napoli da tempo. Pauroso il calo degli abbonati: 25.215 rispetto ai 42.929 della stagione 90-91. La descalation preoccupa non poco Ferlaino che non può oltretutto godere dell'appoggio di colossi della finanza. Difficile, di conseguenza, programmare il futuro quando il bilancio so- Zola domenica ontro il Milan cietario è in rosso. Napoli e Milan nella prossima stagione si riaffacceranno in Europa. Per il momento con prospettive completamente diverse. Berlusconi ha già acquistato Papin, De Napoli, Savicevic, Eranio, forse Lentini, tutti elementi che andranno a rinforzare l'organigramma a disposizione di Capello. E Ferlaino? Deve fare i conti con il portafogli e con Maradona. Annunciati gli accordi con Thern, Stoichkov e Sforza, risaputo l'interessamento per Fonseca. Niente di concluso, però. Per ora il Napoli ha centrato solo il «colpo» della conferma di Ranieri. Il presidente ha bruciato la Roma e l'Inter. Almeno per un'altra stagione il tecnico siederà sulla panchina partenopea. E poi? Ranieri, che è stimato e seguito con interesse anche in casa bianconera in vista di, una futura successione al Trap, ritarderebbe così di un anno il suo passaggio alla Roma. Per Ferlaino il primo piccolo problema: varare ora una squadra che nel campionato '93-94 dovrebbe esser guidata da un altro allenatore. Ma con il caso Maradona che bolle in pentola, la questione Ranieri passa quasi inosservata. E poi non è detto che Ranieri non possa essere convinto che al Napoli si sta bene. Certo non sarà impresa facile convincerlo: quali garanzie, ovvero rinforzi, gli saranno fornite? Al momento, molto o quasi tutto è legate al sì di Maradona. I tifosi azzurri stravedono per il ritorno di Diego, legato al Napoli da contratto fino a giugno '93. Ritengono che solo così si possa controbattere lo strapotere Milan-Juve. Al di là delle reali capacità di recupero del fuoriclasse, bisognerà fare i conti con la sua volontà. Spesso ha ripetuto di non voler far ritorno a Napoli. Ma Ferlaino aspetta e spera. Il presidente sa che il sì di Diego varrebbe almeno 20 miliardi in abbonamenti. Vittorio Raio Zola domenica contro il Milan