Fra motori aeronautici liberati dalla polvere

Fra motori aeronautici liberati dalla polvere Esposti al Politecnico 64 «pezzi» di una collezione Fra motori aeronautici liberati dalla polvere Per decenni sono rimasti chiusi in un sotterraneo e solo ieri, liberati dalla polvere e tirati a lucido, sono ricomparsi alla luce del sole. Sono i 64 motori aeronautici raccolti al Politecnico di Torino in anni ormai lontani da uno dei suoi più insigni docenti, il professor Antonio Capetti. La collezione, la più completa in Italia, è visibile fino a domenica (corso Duca degli Abruzzi 24) in occasione della «Settimana della cultura scientifica e tecnologica» (le visite devono essere prenotate telefonando allo 011/564.4860 oppure allo 011/952.714). Poiché l'esemplare più vecchio, un Levasseur Antoniette, è del 1907, e il più recente è del 1948, la collezione in pratica illustra il percorso del motore aeronautico a pistoni dall'origine fino alla sua ultima estrema evoluzione prima di essere sostituito dal jet e dal turboelica. Torino fu la capitale della nascente industria aeronautica e per questo il Politecnico aveva creato fin dal 1912 un laboratorio, diretto dal profesor Modesto Panetti, per la prova dei motori, che restavano poi nei depositi. Numerosi propulsori austriaci e tedeschi prelevati da aerei abbattuti furono inoltre inviati al Politecnico perché li studiasse dall'Aeronautica Militare durante la prima guerra mondiale; altri di produzione italiana si aggiunsero negli anni successivi. Docenti e tecnici del Politecnico, oltre ai soci del Gavs di Torino, l'associazione degli appassionati di velivoli storici, faranno da guida agli appassionati. Il fatto che la collezione esca finalmente dal limbo è un buon segno: significa che il progetto di costruire a Torino un grande museo aerospaziale si fa concreto. I motori del «Poli», insieme con velivoli già recuperati dal Gavs (ultimo un G-91), ne dovrebbero costituire il primo nucleo. Accanto a questa mostra, che fa parte del «Museo delle attrezzature per la didattica e la scienza», ne è allestita un'altra dedicata alla collezione mine- ralogica del Politecnico, la cui origine risale all'inizio del secolo scorso. Intanto tra le altre iniziative della settimana della scienza oggi viene presentata la mostra «Dal pressapoco al micron: macchine e tecnologie di precisione», organizzata dall'Anima alla palazzina Fiat di corso Dante 102 (sino al 21 maggio). Al Museo regionale di scienze naturali di via Giolitti (San Giovanni) continua fino al 14 giugno la mostra Mamenchi e Tsintao dedicata agli interessanti dinosauri. . Vittorio Ravizza C-45 americano della seconda guerra mondiale restaurato dal Gavs di Torino

Persone citate: Antonio Capetti, Modesto Panetti, Vittorio Ravizza

Luoghi citati: Italia, Torino