Orta, silenzioso salotto sul lago

Orta, silenzioso salotto sul lago Di fronte al paese l'isola di San Giulio, da visitare anche il Saero monte Orta, silenzioso salotto sul lago La perla del Cusio negli itinerari de La Stampa La sagoma del Monte Rosa sullo sfondo, l'ambiente severo e raffinato, il verde che scende fin sulle rive, punteggiate di ville e giardini: il paesaggio di Orta è tipico dei laghi subalpini. Orta, la piccola capitale del Cusio (così i latini chiamavano il lago), è la meta di oggi per gli «Itinerari della memoria», viaggio proposto da La Stampa attraverso i luoghi più suggestivi di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta e abbinato a un concorso (le modalità sono indicate qui a fianco). Una città rimasta quasi miracolosamente ferma nel tempo: gli edifici del Sei e del Settecento sono ancora lì, intatti, a ricordare gli anni in cui era sede del Consiglio generale della contea di San Giulio. Il salotto di Orta è la sua piazza, a pochi metri dal lago, circondata da portici ed arricchita dal «palazzotto comunale» cinquecentesco, appoggiato su quattro pilastri angolari e su una serie di colonne di granito. Di fronte al paese, un'isoletta allungata a forma di nave, con il campanile a fare quasi da albero maestro. E' l'isola di San Giulio, che Carlo Borromeo definì «rifugio e dormitorio di santi». Qui, secondo la leggenda, vivevano draghi e serpenti, distrutti in una notta di batta¬ glia da San Giulio, che nel 390 dopo Cristo approdò sulle rive dell'isola navigano1' sul proprio mantello. Cent'anni dopo il trionfo di San Giulio, i vescovi di Novara, signori della zona, fecero costruire un castello, oggi distrutto. Nel corso dei secoli, infatti, l'isola fu occupata dai longobardi e più tardi da Berengario II. Fu anche assediata da Ottone I che, avuta la meglio, lasciò ai canonici il celebre «diploma» del 962. Il castello rimase in piedi sino al secolo scorso: nel 1842, infatti, il vescovo Morozzo lo fece distruggere per far posto a un seminario. La calma del lago, d'altro canto, favorisce la meditazione religiosa. Il sacro monte di Orta, costruito sulla parte più elevata della penisola che affonda nelle acque del Cusio, ospita un convento di francescani cappuccini (20 cappelle, ricche di novecento affreschi, celebrano la vita del Santo). [r. sii.] Il municipio di Orta

Persone citate: Carlo Borromeo, Orta

Luoghi citati: Cusio, Liguria, Morozzo, Novara, Piemonte, Valle D'aosta