Gli italiani, che vittorie

Gli italiani, che vittorie TENNIS Camporese protagonista al torneo di Amburgo: fuori Lendl Gli italiani, che vittorie Bene anche Pescosolido (suJohnMcEnroe), Caratti e Furiati (suFerreira) A Roma, invece, Sandra Cecchini spreca il match-ball contro la Capriati Giornata felice, al torneo di Amburgo, per gli italiani ancora in gara. Camporese è riuscito nell'impresa di battere Lendl, Pescosolido ha superato John McEnroe e Furlan ha vinto sul sudafricano Ferreira, uno dei più interessanti nuovi giocatori. Secondo pronostico, poi, Caratti ha avuto la meglio sul giovane spagnolo Corretja. Omar Camporese aveva già battuto il ceko lo scorso anno nella finale di Rotterdam, al coperto e sul sintetico, superficie molto adatta alle sue caratteristiche. Sulla terra battuta il risultato è più eclatante, anche se bisogna tenere conto della maggiore velocità dei terreni tedeschi rispetto ai nostri. Inoltre, va ricordato che l'italiano è più giovane di ben 8 anni di Ivan. Lendl ha però dimostrato ancora una volta grande orgoglio, dunque la performance del nostro numero uno acquista particolare valore. Una grande occasione, invece, ha sprecato al Foro Italico, negli Internazionali d'Italia, l'azzurra Sandra Cecchini, che non è stata capace di sfruttare un match- ball con Jennifer Capriati. Non si è trattato di un incontro entusiasmante sul piano del gioco, lo è stato invece nella situazione di punteggio. La Capriati è parsa in condizioni di forma precaria, d'altronde ha giocato poche partite dall'inizio dell'anno: appena 12, e una sola sulla terra battuta, ad Amelia Island, dove è caduta al primo turno contro la statunitense Martinek. La desuetudine alla terra e alla competizione si sono tradotte in un numero incredibile di errori per una colpitrice del suo calibro. L'insicurezza nei colpi della statunitense,- soprattutto contro il rovescio tagliato dell'italiana, ha spronato la Cecchini, che ha sfruttato le notevoli pause dell'avversaria continuando a muoversi leggera sul campo molto veloce, fino ad avere nella racchetta la palla della vittoria. A quel punto l'azzurra si è forse ricordata di non essere una protagonista, commettendo uno dei pochi errori con il rovescio e poi altri due con il diritto. Graziata dalla paura dell'avversaria, la Capriati ha così ri¬ trovato l'orgoglio per risalire nel tie-break. Pur correndo altri rischi, è riuscita alla fine ad evitare un'eliminazione clamorosa con un rovescio molto vicino alla linea, concludendo il match con uno dei pochi servizi vincenti. 156 errori totali commessi dalla n. 6 del mondo sono davvero troppi. Della personalità vincente di Jennifer, invece, nessuno ha mai dubitato. Roberto Lombardi Amburgo (masch.): Pescosolido-J. McEnroe 7-6, 1-6, 6-4; Camporese-Lendl 7-6, 6-2; Caratti-Corretja 7-5, 4-6, 7-5; Furlan-Ferreira 6-7, 6-3, 6-3; Edberg-Arrese 6-3, 6-4, Haarhuis-Muster 5-7, 6-3, 7-6; Clavet-Berasategui 6-3, 6-2; Delaitre-Korda 5-7, 7-6, 6-1. Roma (femm.): Capriati-Cecchini 6-4, 3-6, 7-6; Huber-Graham 6-4, 6-4; Fernandez-Demongeot 6-3, 6-4; Tauziat-Garrone 6-2, 6-0; McQuillan-Sukova 7-5, 6-4; Provis-Perfetti 6-2, 7-6; Sabatini-Paz 6-3, 6-1; Fulco-C. Maleeva 2-6,7-6, 7-5.

Luoghi citati: Amburgo, Italia, Pescosolido, Roma, Rotterdam