Mitterrand: farò giustizia Tapie accusa i dirigenti corsi di Enrico Biondi

Mitterrand: farò giustizia Tapie accusa i dirigenti corsi Mitterrand: farò giustizia Tapie accusa i dirigenti corsi BASTIA DAL NOSTRO INVIATO Doveva essere la grande festa dello sport corso e invece tutto si è trasformato, in poco meno di trenta secondi, in una tragedia. Uno schianto e le urla festose della gente si strozzano in gola: lo sguardo vola per cercarne la provenienza, poi urla di raccapriccio nel vedere che una tribuna non esiste più, ma al suo posto, accartocciati, migliaia di metri cubi di ferro e centinaia di persone, gli abiti inzuppati di sangue, che tentano di mettersi in salvo. E mentre i notiziari televisivi continuano a mostrare quelle immagini di morte, c'è già chi si pone l'eterna domanda: ma come è potuto accadere? Fra i primi a intervenire, subito dopo essersi prodigato per aiutare infermieri e medici e confortare i feriti, c'è Bernard Tapie, il presidente dell'Olympique Marsiglia. Tapie è un personaggio scomodo: dice sempre quello che pensa: «Signori, questa è una catastrofe nazionale, una tragedia per la Francia intera. E' accaduta una cosa terribile perché si è voluto costruire uno stadio in un altro stadio in una sola settimana! Pazzesco, incredibile. Le colpe? Adesso si dirà che tuttoferà in ordine, i fogli regolarmente firmati e con¬ trofirmati. Ma il dato di fatto è sotto i nostri occhi: qui è morta della gente nel nome dello sport, ma chi lavora nel mondo dello sport ha il dovere di evitare queste stragi». Poco distante, terreo in volto, lo ascolta il presidente del Bastia, Filippi, destinatario degli strali di Tapie. Lo stadio Furiani generalmente può ospitare non più di 8-9 mila spettatori, ma come in passato questa volta con l'aggiunta di tribune provvisorie si è praticamente raddoppiata la capienza: ieri dentro l'impianto erano stipate oltre 18 mila persone. Filippi accenna un'autodifesa: «Ha ragione Tapie, chi si occupa di sport deve garantire la sicurezza e io l'avevo fatto. La commissione di vigilanza ha controllato tutto e poi ho ricevuto il nullaosta finale. E' vero, le tribune sono state issate in sole 48 ore, ma non era la prima volta che si usavano e davano il massimo della garanzia». Da Parigi interviene FournetFoyard, presidente della Federcalcio francese: «Filippi non mi pare possa essere il principale colpevole: la Federazione al proposito ha sempre impartito rigidi provvedimenti e so che a Bastia si sono comportati secondo le regole». Tapie sbuffa, insofferente. Promette, ora che è stato eletto, (è ministro delle Aree urbane), di andare fino in fondo, vuole chiarezza «nel nome di queste povere vittime». E mentre cominciano a divampare le polemiche, sugli schermi di tutta la Francia continuano a scorrere le atroci immagini di morte che ricordano l'Heysel. Oggi una commissione istituita dall'Assemblea Nazionale (che ieri sera ha osservato durante i lavori un minuto di silenzio) si metterà al lavoro. Lo stesso presidente Mitterrand, nel messaggio di cordoglio inviato alle famiglie delle vittime, si è detto certo che sarà fatto tutto per colpire chi ha sbagliato. Enrico Biondi

Luoghi citati: Francia, Marsiglia, Parigi