Mensell: sono qui per fare poker di Cristiano Chiavegato

Mensell: sono qui per fare poker FORMULA 1 Oggi a Barcellona si corre la prima giornata di prove per il Gran Premio di Spagna Mensell: sono qui per fare poker Per il pilota inglese un nuovo motore più potente Ferrari: ottimismo dopo il gran lavoro svolto BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO Cammina in mezzo alla pista. E, ogni tanto, alza gli occhi al cielo. Come se aspettasse un messaggio divino. Del resto, al suo rivale Ayrton Senna è già successo. Nigel Mansell ispeziona, a piedi, il circuito che da oggi ospiterà le prove del Gran Premio di Spagna, quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1, in programma domenica. Appare allegro, tranquillo ma anche concentrato. «Questa - racconta, mettendoci anche qualche parola di italiano - sarà una gara difficile. Dopo tre pole position e tre vittorie consecutive, tutti si aspettano che io commetta qualche passo falso. Normale, vero? Invece è proprio qui che si sbagliano: voglio un altro primo posto, per fare il break, lo stacco da chi mi insegue. Potrebbe essere il periodo decisivo della stagione, anche se il campionato è lungo e potrebbe succedere di tutto». Lo scorso anno questo circuito offrì una delle immagini più spettacolari della stagione: un duello ruota contro ruota fra le vetture di Mansell e di Senna, con la Williams che al fondo del rettifilo tenne duro per rimanere in testa. E' un ricordo che potrà avere qualche influenza? «No. Un pilota deve essere freddo e deciso, dimenticare subito tutto. E poi mi pare che la situazione attuale sia diversa, anche se la McLaren e Senna sono sempre temibili. Al momento, in teoria, dovrei avere paura solo del mio compagno di squadra Patrese. Ma farò di tutto per cercare il poker, cioè aggiudicarmi la quarta gara dall'inizio della stagione». Per lui, pilota trentanovenne che due anni fa voleva lasciare le corse, è veramente un momento magico. E pensare che, dopo il trasferimento di Mansell dall'Isola di Man alla Florida, qualche spiritoso, considerandolo un eterno secondo, lo aveva sopprannominato «Miami-vice-champion». Di chi è il merito, di Mansell o della Williams-Renault? «Tutti noi abbiamo fatto molto, lavorato a fondo. Ma, per quanto mi riguarda, pur essendo pronto a rifirmare un contratto di cinque anni con questo team, debbo ringraziare soprattutto mia moglie Rosanne. E' merito suo se sono arrivato a questo punto. Se ora mi dicesse di lasciare, lo farei subito». v La Williams comunque sta facendo il massimo sforzo per trarre il maggior vantaggio possibile dalla sua attuale superiorità. Qui in Catalogna ha portato quattro vetture. Ciascuno dei due piloti ne avrà a disposizione una con un nuovo motore Renault (più potente, è chiaro) per le qualificazioni e una per prove e gara con il propulsore già collaudato. E Patrese fra il serio e il faceto dice: «Stavolta vinco io». Mah! E veniamo alle notizie fresche di giornata. Ferrari: confermata l'utilizzazione di un motore più potente da qualificazione con una nuova benzina Agip. Sulle vetture solo modifiche di assetto e regolazioni diverse. Claudio Lombardi si attende qualche soddisfazione dopo la mole di lavoro svolta. Jean Alesi sembra essere abbastanza ottimista, Ivan Capelli non si pronuncia, dice soltanto di essere stato colto dalla «Moromania» e di passare le notti dietro la Coppa America di vela. Brabham: per un debito di sessanta milioni le vetture erano state sequestrate in Francia. Una è rimasta come ostaggio, due dovrebbero essere guidate da Van De Poele e da Damon Hill, che ha scelto il modo peggiore per debuttare a 31 anni. Giovanna Amati ha preferito lasciarsi appiedare. Andrea Moda: corre con due vetture, confermato Moreno, ingaggiato Perry Carthy, irlandese nato a Londra, 29 anni. Infine, Alain Prost: perla prima volta dopo il licenziamento da parte della Ferrari tornerà in F.l. Dovrebbe arrivare oggi e forse farà il commento per la tv francese TF1. Il forse è dovuto al fatto che deve firmare un contratto, magari c'è un problema di soldi. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Cristiano Chiavegato Jean Alesi (a lato) soddisfatto per i progressi della Ferrari ini §§|1| 1 aJsnddsnUdHg Mansell sulla cresta dell'onda a 39 anni: «Lo devo a mia moglie»

Luoghi citati: America, Barcellona, Catalogna, Florida, Francia, Londra, Miami, Spagna