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Entrano in schedina persino le Olimpiadi Calano gli introiti, si cercano rimedi Entrano in schedina persino le Olimpiadi // Coni approva 2 concorsi del Toto sui tornei di C e uno sugli Europei ROMA. La «sindrome da Totocalcio» di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi ha interessato ieri il Consiglio Nazionale del Coni, riunitosi per la 121a sessione che ha anche salutato con un caloroso benvenuto il ritorno di Primo Nebiolo. Neil'auspicare che la nuova legislatura politica dimostri disponibilità e concretezza a favore dello sport, il Consiglio Nazionale del Coni ha chiesto al governo che «si revochi il diritto fisso di 100 lire su ogni posta di gioco del concorso Totocalcio previsto dalla legge 30 dicembre 1991», cioè dalla cosiddetta Finanziaria per il 1992. In proposito è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno in cui si sottolineano i dati negativi segnalati dal nostro giornale tempo fa: calo di giocate per oltre mezzo miliardo di colonne; minori introiti per il Coni che sono stati valutati in 19,2 miliardi sul preventivato (ed inoltre 30 miliardi rispetto a quanto incassato nel 1991); addirittura minori introiti per l'erario. Si spera in un rapido provvedimento legislativo di iniziativa parlamentare. Per turare una falla che potrebbe diventare sempre più preoccupante, il Consiglio Nazionale ha intanto approvato lo svolgimento di due ulteriori concorsi del Totocalcio basati sui campionati di serie C (30 agosto e 27 dicembre) e di un concorso legato ai campionati europei di calcio (il gioco sarà aperto dall'11 al 14 giugno prossimo). E' allo studio inoltre un concorso del Totosport, riguardante i Giochi olimpici di Barcellona di luglio-agosto. Sono stati anche comunicati i dati del bilancio 1991 : dei 3184 miliardi incassati tramite i concorsi, al Coni sono andati oltre mille miliardi. Per contributi alle federazioni sportive, agli enti di promozione ed alle forze armate sono stati spesi 660 miliardi. Gran parte della torta è andata ovviamente alla Federcalcio, con oltre 120 miliardi, seguita a debita distanza dall'atletica, poco più di 31 miliardi. Il momento di difficoltà economica non ha impedito al Consiglio del Coni di approvare i primi provvedimenti per l'attuazione della legge sulla funzionalità dell'Ente. Lo stipendio del segretario generale è stato fissato in 150 milioni annui (lordi); il presidente ne avrà 180; meno della metà andranno ai vicepresidenti. Poco più che simbolici i gettoni di presenza per i membri di giunta e del consiglio. Congrui aumenti sono stati approvati per 99 alti dirigenti del Coni. Vanni Loriga

Persone citate: Primo Nebiolo, Vanni Loriga

Luoghi citati: Barcellona, Roma, Totocalcio