La danza Usa riscopre la politica e si impegna con i neri, contro l'Aids di Sergio Trombetta

La danza Usa riscopre la politica e si impegna con i neri, contro l'Aids In prima a Lione «Love defìned» la nuova creazione di Bill T. Jones La danza Usa riscopre la politica e si impegna con i neri, contro l'Aids ,a danza americana, I LIONE. La danza americana, spinta ai margini della società spettacolo dalla recessione economica e dalla caduta dei finanziamenti pubblici e privati, riscopre la politica. C'è una nuova emarginazione che impone temi, mai affrontati, da ballare: la droga, l'Aids, ma anche il razzismo di sempre. E l'alfiere di questo ritrovato impegno è un coreografo negro americano, omosessuale, sieropositivo: Bill T. Jones. L'ultimo lavoro creato per la sua compagnia, visto a Montpellier l'anno scorso e in arrivo questa estate a Torino e Spoleto, si intitola «L'ultima cena alla capanna dello zio Tom» ed è un ampio affresco sull'umanità dolente, un appello alla solidarietà. Ma Bill T. Jones oltre che uomo impegnato è coreografo vero. Ottima è stata quindi l'idea di Yorgos Loukos, neodirettore del Lyon Opera Ballet, la compagnia del teatro lirico di Lione, di invitare Jones a coreografare per i suoi danzatori, da sempre gruppo di punta nel panorama della danza d'Oltralpe. Ancora una volta Bill T. Jo- Ancora una volta Bill T. Jones ha affrontato i temi a lui cari creando per il Lyon Opera Ballet un brano di grande poesia: ha trasformato i danzatori in emarginati, tossici e straccioni, ma li ha affondati in una atmosfera lattea e rarefatta. Il balletto, intitolato «Love defined», è scandito su una suite di canzoni di Michael Johnston. Curioso personaggio, amico di Tom Waits e John Lurie, Johnston è un maniaco depressivo che trascorre la vita alternativamente in periodi creativi e ricoveri in ospedali psichiatrici. Fra l'80 e l'85 ha inciso con la sua voce ruvida e ossessiva di straordinario impatto emotivo una serie di brani che cantano la vita disperata dei perdenti. Esemplare il brano intitolato «King Kong» dove l'uccisione del gigantesco scimmione è raccontata con tenerezza dalla parte della vittima. Ed è illustrato nel balletto come l'agonia di un emarginato vestito con una giacca a vento con il cappuccio tirato su. E in generale la danza che - | Bill T. Jones ha costruii i a i a e a l o e, a di li a e di è o il e Bill T. Jones ha costruito su questo sfondo sonoro è concreta, incisiva, lontana dalle astrazioni dei maestri americani del post-modem. E' una danza ibrida che mescola stili e, se è il caso, fa ricorso anche alle punte classiche, con due ballerine, per mettere in scena la fragilità del movimento. Il coreografo osserva con occhio affettuoso e solidale l'umanità dolente e conclude il brano con un inno all'amore, sulla canzone di Johnston, «Love defined», che dice: «L'amore supera tutto, spera tutto, non finisce mai». La serata «americana» del Lyon Opera Ballet era completata da un brano di un altro negro americano, Ralph Lemon, che ha creato per i ballerini francesi un brano intitolato «My Tears have been my Meat Night and Day». E' un fluido moto perpetuo, scandito sulla musica del «Vespro della beata Vergine» di Monteverdi, curiosamente arrangiata in versione rock da Rhys Chatam. Sergio Trombetta

Luoghi citati: Lione, Spoleto, Torino, Usa