Ucciso perchè il figlio non paga il pizzo
Caso Silocchi la verità dalla perizia Viterbo, ossa umane Caso Silocchi la verità dalla perizia ROMA. C'erano anche un materasso e una rete all'interno del casolare nascosto nelle campagne del viterbese dove secondo gli inquirenti sarebbe stata tenuta prigioniera Mirella Silocchi, la donna di Collecchio rapita tre anni fa e mai liberata. La presenza di una fede nuziale, di cui si era parlato mercoledì, non è stata confermata. Sicuro sembra invece il ritrovamento di un fucile a canne mozze, di una catena e di ossa «presumibilmente umane», rinvenuti dai vigili del fuoco in un pozzo artesiano vicino alla casa. Bisognerà attendere l'esito delle perizie per stabilire se si tratta davvero dei resti di Mirella Silocchi o di un'altra vittima. Anche ieri le ricerche all'interno della proprietà di Bachisio Franco Goddi, un sardo accusato di aver ideato il sequestro, sono proseguite senza sosta. Sul posto gli uomini della Criminalpol e della squadra mobile di Parma, coordinati da Saverio Brancaccio, il magistrato titolare dell'inchiesta. Un fitto silenzio è stato steso dagli inquirenti sugli esiti complessivi dell'operazione. Mirella Silocchi, moglie dell'industriale del ferro Carlo Nicoli, fu rapita il 28 luglio 1989.1 banditi chiesero 5 miliardi. Verso la fine di novembre dello stesso anno, nella toilette di un'area di servizio sull'Autosole, venne ritrovato un sacchetto contenente un orecchio della donna. Il macabro messaggio per i famigliari fu confezionato senza pietà, nonostante il marito della Silocchi avesse spiegato più volte che la moglie soffriva di cuore. In seguito, i sequestratori recapitarono alla famiglia Silocchi una foto della parente, incatenata, con la bocca aperta e la lingua di fuori, un fucile puntato alla testa. «La crudeltà dimostrata nei confronti di Mirella Silocchi - commentò il direttore della Criminalpol LazioUmbria, Sandro Federico - è fuori dalla norma rispetto agli altri sequestri compiuti da sardi». La situazione precipitò rapidamente. Prima la richiesta del riscatto scese da 5 a 2 miliardi, segno che l'ostaggio stava per morire o era già morto. Poi, il 17 gennaio del '90, Carlo Nicoli ricevette l'ultima telefonata dai banditi e chiese una prova che la moglie era viva. Da allora silenzio assoluto. Secondo la polizia, Mirella Silocchi sarebbe morta di stenti alla fine di dicembre del 1990. II. f. 1.1
Luoghi citati: Collecchio, Roma, Viterbo
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- Grace Kelly ha pagalo
- Scomparso il capobanda che era stato scarcerato
- Si scioglie un simpatico duo
- Il sopravvissuto all'atomica sotto i portici di via Roma
- Camorra, altri due morti
- Il Torino a Lisbona
- MARGARET LEE gira un film dopo l'altro a Roma
- LE «PERE» DI RIINA
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Grace Kelly ha pagalo
- L'assistenza sanitaria Ú ora uguale per tutti
- Scomparso il capobanda che era stato scarcerato
- Mani pulite non va al governo
- In ricordo di Angeli
- Si scioglie un simpatico duo
- La sindrome di Giuda
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Grace Kelly ha pagalo
- L'assistenza sanitaria Ú ora uguale per tutti
- Scomparso il capobanda che era stato scarcerato
- Mani pulite non va al governo
- In ricordo di Angeli
- Si scioglie un simpatico duo
- La sindrome di Giuda
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy