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Tutto cominciò con quel video sfuocato Tutto cominciò con quel video sfuocato Dal pestaggio di King ripreso da un cineamatore alla giuria senza neri, nel quartiere dei bianchi WASHTNGTON. Gli occhi degli abitanti di Los Angeles che, la mattina del 4 marzo dell'anno scorso, avevano una televisione accesa, vennero irresistibilmente attratti da alcune immagini sfuocate, ma chiarissime nella loro violenza. E vi rimasero appiccicati per 81 penosissimi secondi. Il fumato, realizzato casualmente da un operatore dilettante, mostrava 4 poliziotti bianchi in borghese che, con bastoni, manici di pistola e calci, infierivano su un nero a terra vicino a un auto. Poche ore dopo, il filmato di George Hollyday veniva ossessivamente ritrasmesso da tutte le principali tv nazionali. Si seppe poi che il nome del nero era Rodney King, che era già stato condannato per rapina ed era stato inseguito dai poliziotti per otto miglia a 110 chilometri all'ora prima di essere costretto a fermarsi. Mentre King era in ospedale con una gamba spezzata, la mascella rotta e contusioni varie, i poliziotti prepararono la loro linea di difesa. Intanto il Dipartimento di Polizia di Los Angeles venne bersagliato dalle critiche. Tanto che, quando i poliziotti, il 21 marzo, presentarono il loro rapporto sostenendo che il nero era ubriaco e sotto l'effetto della droga, King era già stato rilasciato da due settimane senza alcuna accusa. Viceversa, i quattro, Stacey Koon, Laurence Powell, Theodore Briseno e Timoty Wind, erano già stati indiziati di reato da sei giorni. Intanto l'opinione pubblica reclamava le dimissioni del capo del dipartimento, Daryl Gates. Risultò poi che, nel sangue di King, non era stata rintracciata alcuna droga, mentre ima speciale commissione presentò il 9 luglio un rapporto che documentava episodi di ripetuta brutalità e di razzismo nel Dipartimento di Los Angeles. Venne fissato il processo, che subì un ritardo perché il giudice assegnato, Bernard Kamins, mostrò un pregiudizio negativo contro King. Il nuovo giudice, Stanley Wiesberg, decise, però, di spostare il processo nella Ventura County, dove vive una comunità di bianchi, molti dei quali poliziotti. Selezionati i giurati, 10 bianchi, un ispanico e un asiatico e nessun nero, 11 2 marzo cominciò il processo. Mercoledì notte, dopo 7 giorni di deliberazioni, la giuria ha assolto i 4 poliziotti da tutti i reati, violenza e rapporto falso. Solo uno dei quattro, Powell, tornerà il 15 maggio in tribunale, dove verrà giudicato per eccessivo uso della forza. Su questo i 12 giurati della Ventura County non avevano trovato l'accordo. [p. p.]