Tutti i paesi distrutti da eruzioni

Tutti i paesi distrutti da eruzioni Tutti i paesi distrutti da eruzioni NON è la prima volta che le eruzioni dell'Etna minacciano le case di Zafferana. Era già accaduto nel 1972, e ancor prima nel 1951, quando la lava invase anche Milo. La cronistoria delle colate del vulcano più alto e più attivo d'Europa non riguardano però solamente l'area a Nord-Est del cratere centrale. Nel 1928 toccò a Mascali: il paese fu quasi completamente distrutto. Poi, se si escludono lunghi periodi di tranquillità - fasi caratterizzate da modeste manifestazioni effusive - nel 1979 tocca a Fernazzo è ancora una volta a Milo. Due anni dopo è la volta di Randazzo: il grosso centro del 'Catenése viene" "g^à'Vém'èhte danneggiato. Ma è nuovamente il cratere di Nord-Est a creare i maggiori problemi agli abitanti delle pendici del vulcano. Questa bocca resta ininterrottamente in attività dal 1955 al 1971. Una azione effusiva senza conseguenze per le popolazioni, che però ha fatto vivere in allarme per 16 anni i paesi di quel versante. L'episodio più grave risale al 1669. La colata arrivò fino al litorale, alla periferia di Catania. Si tratta sicuramente della manifestazione più devastante; il fiume di lava impiegò quattro mesi per giungere fino al capoluogo. Stessa sorte nel '600 per Bronte, a Nord: il centro del paese venne risparmiato, ma a farne le spese furono gli ulivi e gli agrumeti. La continua attività del vulcano ha cambiato il paesaggio a ridosso dei crateri. La vegetazione è quasi completamente scomparsa al di sopra dei 2000 metri. Al di sotto è possibile perlustrare oltre 50 grotte create dalle colate laviche, oppure visitare gli «homitos»: piccoli crateri di materiale poroso a forma di camino. ; -•• [s.r.]

Persone citate: Zafferana

Luoghi citati: Catania, Europa, Mascali, Randazzo