Un premio al battilastra

Un premio al battilastra Un premio al battilastra // design ha ancora bisogno di scultori Una giornata come quel giovedì della scorsa settimana, 23 aprile '92, il battilastra Aldo Mina, classe 1940, da Racconigi, non la dimenticherà mai. Dopo 37 anni passati a modellare lamiere per le più prestigiose carrozzerie di Torino, che è come dire del mondo, una giuria internazionale di giornalisti e designer gli ha consegnato al 64° salone del Lingotto il premio «Una vita per l'auto», istituito da Comune e Regione. Il riconoscimento è andato anche ad altri professionisti del settore, dal carrozziere Bertone all'ex capofficina della Giugiaro, Sibona, passando per una serie di grossi nomi, ingegneri Fiat e Alfa Romeo. Abbiamo incontrato il battilastra Mina ieri, nell'officina dove lavora. Ha ancora la cerimonia negli occhi: davanti a lui c'erano Cesare Romiti, Paolo Cantarella, Sergio Pininfarina, Giorgetto Giugiaro «e avanti di questo passo», elenca al suo bancone che è più da artista che da artigiano, alla Idea di Moncalieri. C'erano anche il presidente della Regione Brizio e l'assessore comunale al Lavoro Guazzone. Mina posa un martello, alza la testa dalla mascherina di una Delta. E si vede come quel giovedì gli sia rimasto dentro, perché quasi si commuove quando ricorda: «Pensi, s'è alzato Romiti e m'ha detto: "Complimenti Mina, un bel traguardo"». Adesso è tornato al suo lavoro e ai suoi attrezzi da scultore d'auto, nella grande officina Idea dove i sorveglianti hanno coperto i nuovi prototipi con dei teloni. Dopo i complimenti di Romiti sono arrivati quelli dei colleghi e dei superiori. Ma Aldo Mina non si è montato la testa. Dice di sé: «Aparte tutto, sono solo un povero diavolo che batte la lamiera».

Persone citate: Aldo Mina, Brizio, Cesare Romiti, Giorgetto Giugiaro, Giugiaro, Paolo Cantarella, Romiti, Sergio Pininfarina, Sibona

Luoghi citati: Moncalieri, Racconigi, Torino