S.O.S «Prosa chiama cinema»

S.O.S. «Prosa chiama cinema» Arderai vuol portare in scena «Anni facili» di Zampa, sceneggiatura di Brancati S.O.S. «Prosa chiama cinema» Reciteranno a teatro i nuovi divi Castellato, Dapporto e Mazzantini ROMA. Alla ricerca di pubblico e succcesso, il teatro italiano rincorre il cinema e la televisione, per esempio chiamando in teatro i giovani attori diventati famosi sullo schermo. Per esempio adattando per la scena copioni di film famosi. Lo ha fatto Lizzani con «Cronaca di poveri amanti». Lo sta per fare Lucio Ardenzi, patron del teatro privato con «Anni facili». Tre sere fa Ardenzi si rivedeva Nino Taranto in quel vecchio film satirico di Luigi Zampa prodotto quarant'anni fa da Carlo Ponti e Dino De Laurentiis. «Anni facili» parlava del malcostume esistente in certi ambienti della burocrazia e della politica. «Ho voluto rivederlo spiega Ardenzi - perché dopo il successo de "Il malato immaginario" vorremmo proporre in teatro, con Turi Ferro protagonista, le tematiche del film di Zampa attraverso la straordinaria sceneggiatura scritta da Vitaliano Brancati. "Anni facili" era il seguito di "Anni difficili" che Zampa aveva tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore siciliano. Naturalmente la sceneggiatura va riscritta, sono comunque certo che il binomio Turi Ferro-Vitaliano Brancati funziona e lo dimostrano i successi in palcoscenico già ottenuti con "La governante" e "Il giallo". Portare in teatro un film non è una novità: negli Stati Uniti stanno trasformando in commedia "Viale del tramonto"». Un altro modo per risvegliare l'interesse del pubblico al teatro consiste nel portare in palcoscenico attori di quel nuovo cinema italiano con i quali Gabriele Salvatores ha simbolicamente diviso il suo Oscar. Lucio Ardenzi si è già assicurato per gli spettacoli della prossima stagione Sergio Castellitto, Massimo Dapporto (se riuscirà a conciliare gli impegni cinematografici con quelli della tournée teatrale), Nancy Brilli e Margaret Mazzantini. Attori giovani che dopo un iniziale tirocinio teatrale sono diventati popolari attraverso il cinema e la' televisione. Infatti, oltre all'operazione teatrale «Anni facili», il carnet degli spettacoli proposti nella prossima stagione dalla Plexus di Lucio Ardenzi prevede, con una tournée internazionale, la ripresa ad ottobre de «Il ritorno di Casanova» con Giorgio Albertazzi e Mariangela D'Abbraccio, attualmente in scena al Teatro Argentina di Roma e due novità. La prima riguarda Arturo Brachetti che porterà in tournée un divertente giallo-comico che costringerà il protagonista a trasformarsi in una trentina di personaggi: la pièce di Robert Thomas si intitola «La leggenda dei 36 bastardi». La regia dello spettacolo di Brachetti sarà di Guglielmo Ferro. Smessa la tonaca del magistrato Dario De Santis nella serie televisiva «Un cane sciolto», Ser¬ gio Castellitto si riaccosta al palcoscenico per riproporre, a distanza di vent'anni dall'ultima versione italiana, «A piedi nudi nel parco» di Neil Simon. In questo allestimento, curato da Ennio Contorti, Sergio Castellitto avrà come compagni d'avventura Margaret Mazzantini e forse Lauretta Masiero. Ancora da decidere il testo dello spettacolo di Nancy Brilli: tutto dipende dalla disponibilità di Massimo Dapporto. Una cosa è certa nella prossima stagione la bionda Nancy tornerà a recitare sotto l'ala protettrice di Lucio Ardenzi che punta sui giovani attori. «Solo loro - dice - possono offrirci l'opportunità di rinnovare la platea teatrale. Si sta cercando con gli spettacoli di richiamo di trascinare il nuovo repertorio che mi sembra interessante, Le scelte di quest'anno rientrano in questa politica». Tra le quinte della prosa, dunque, qualcosa si sta muovendo e il teatro «insegue» il cinema perché secondo gli operatori culturali è in questo momento l'unico settore dello spettacolo italia- no in evoluzione malgrado l'eccessivo spazio riservato ai film americani e nonostante le difficoltà per la nostra produzione di operare senza i condizionamenti delle televisioni e delle majors. Difficoltà che si spera vengano ammorbidite dalla nuova legge per il cinema. Tutto ciò, però, non ha impedito nell'ultimo triennio al nostro cinema di ottenere con Giuseppe Tornatore («Nuovo Cinema Paradiso») e con Gabriele Salvatores («Mediterraneo») due Oscar. Da tre anni, invece, il teatro di prosa è fermo con una platea stagnante valutata attorno ai dodici milioni di biglietti venduti nella stagione. «Ma non esageriamo - dice Ardenzi -. Non dimentichiamo che il teatro di prosa è in Italia lo spettacolo dal vivo con il maggior numero di spettatori. Il sistema teatrale è comunque in crisi, e aggravato da forti indebitamenti. Ma che cosa si fa per promuovere gli spettacoli teatrali italiani? La Rai ci trascura in un epoca in cui tutto si reclamizza attraverso la televisione: non bastano gli occasionali servizi di "Prisma". C'è la necessità di un'informazione intelligente e razionale. Se come il cinema disponessimo anche noi di un "prossimamente" televisivo, i botteghini teatrali registrerebbero certamente un aumento di spettatori». Ernesto Baldo Turi Ferro sarà il protagonista di «Anni facili» nel ruolo che fu al cinema di Nino Taranto

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