Espropri e alibi all'italiana di Oreste Del Buono

Espropri e alibi all'italiana RISPONDE O.d.B. Espropri e alibi all'italiana Gentile signor Del Buono, sono Anna Marzano e lei gentilmente pubblicò una mia lettera il 16 marzo intitolandola «Il sogno infranto». Ora le previsioni si avverano e la maggior parte delle persone che abitano in collina neanche sanno che la loro terra verrà loro sottratta. Il Parco Collinare previsto dal Nuovo Piano Regolatore viene contrabbandato come la collina per tutti contro il privilegio di pochi. Questi «pochi», sono49.000 proprietari, la maggior parte dei quali sono persone che con il loro lavoro e cura del terreno tutelano il territorio dal degrado... Anna Marzano, Torino GENTILE signora Marzano, prima di entrare in merito voglio commentare la difficoltà delle nostre comunicazioni. La sua lettera è in data 14 aprile e parla di una scadenza al 18 aprile, ma io ho ricevuto la sua lettera dal giornale solo il 27 aprile. E chissà quando potrò sapere quel che succederà, anzi è già successo. Evidentemente comunichiamo come naufraghi che immettono i loro messaggi in bottiglie affidate ai capricci del mare. «Le aree a parco saranno dismesse - lei mi scrive (anzi mi scriveva) - all'Amministrazione Comunale in cambio di una utilizzazione edificatoria pari a 0,01-0,03 mq/mq. Questa "ricompensa" che risulta così esigua per servire da consolazione all'espropriato, specie se piccolo, si trasformerà in una enorme massa di cemento nelle mani degli edifica- Espre aall'ita opri ibi liana tori a cui è stata data facoltà di collezionare i frazionamenti per costruire nelle cosiddette "zone di atterraggio" o di concentrazione edilizia inserite all'interno del Parco. C'è solo tempo sino al 18 aprile per porre osservazioni al Progetto, ma tutti gli abitanti della collina con cui ho parlato (anche avvocati e architetti) sono caduti dalle nuvole...». E' proprio una storia italiana esemplare, anche perché avviene a Torino, come lei sottolinea giustamente: «In una città così civile nella quale viene recapitato a domicilio l'avviso di scadenza della carta d'identità, si prevede l'esproprio dei terreni aspettando di informare gli interessati a cose fatte. Dobbiamo fare attenzione, caro signor Del Buono: sembra che la proprietà privata, anche se piccola e sudata, dalle nostre parti sia un furto; òggi in nome del bene pubblico ci si attacca alle mie insalate e domani, chissà, sarà la volta dei suoi libri...». Per quanto mi riguarda, gentile signora Marzano, le confesso che ogni intervento contro i miei libri lo vedrei, forse, come benefico. Di mia volontà, non me la sento di separarmene, ma l'affitto è talmente superiore alle mie forze. Un autorevole e autoritario intervento mi servirebbe da alibi... Oreste del Buono

Persone citate: Anna Marzano, Del Buono, Marzano

Luoghi citati: Torino