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Sorelle Bertè, minuetto di pace Dopo 10 anni di veleni Loredana e Mia dichiarano: siamo pazze d'amore Sorelle Bertè, minuetto di pace «Ora dobbiamo recuperare il tempo perduto» Su Fossati l'ombra di un rapporto interrotto MILANO. Il primo passo l'ha fatto Mia. La sorella maggiore ma anche, in questo momento, la più fortunata, per uno di quei bizzarri e repentini rimescolamenti di carte sul tavolo della storia, specie quella sentimental-canora. «Adesso io e Loredana siamo pazze d'amore l'una per l'altra, ci telefoniamo ogni dieci minuti per recuperare il tanto tempo perduto», ha confidato ieri sera Mimi. Le Berte festeggiano, dopo dieci anni di veleno e indifferenza, la sorellanza ritrovata in una camera d'ospedale. Racconta Mia, euforica: «Loredana era stata ricoverata, all'inizio sembrava l'ennesimo tentativo di suicidio. Sono andata a parlare col dottore, ho saputo che era invece un collasso dovuto allo stress, e così, invece di rimproverarla, l'ho riempita di baci. "Sei una stronza", m'ha detto lei, "perché in tutti questi anni hai sempre creduto a quello che ti dicevano di me". Aveva ragione. Ho capito in quel momento quanto bisogno avesse di me, proprio lei che tra le due era sempre stata la più testona. E quanto io ne avessi di Loredana, naturalmente.» Donne di temperamento e di grande dimestichezza con la solitudine, le due sorelle di Bagnare Calabra non scambiavano letteralmente parola dal 1982, si dice per colpa di Ivano Fossati, un tempo uomo di Mia ma vicino anche a Loredana. Ma da sempre gli esperti del pettegolezzo tengono d'occhio soprattutto l'aspetto, per così dire, artistico-psicologico del rapporto tra le due, e la serie «due sorelle divise dal successo» si dipana in molte puntate: l'iniziale celebrità di Mia, l'emulazione di Loredana che agli inizi si fa chiamare Franca Martini; i tempi di «Piccolo uomo» e «Minuetto», quando Loredana vive ancora con la madre e la sorella minore (il padre, signor Giuseppe, le aveva piantate in asso da tempo, come ampiamente documentato nel repertorio della figlia maggiore) e Mimi, al piano di sopra, riceve fotografi e discografici. Poi, all'inizio degli An¬ ni Ottanta, l'irresistibile ascesa di Loredana, la caduta di Mia: gira voce che la cantante porti jella, a lei e sempre a lei viene data la colpa se Milva smarrisce il beauty-case o se l'aeroplano parte in ritardo. E così, mentre Loredana canta «Non sono una signora» carica d'applausi e di gloria, su Mia cade un ostracismo terribile. Ancora qualche anno, e anche Loredana è nei guai: si presenta al Festival di Sanremo con un finto pancione che sarebbe piaciuto a Ferreri ma indigna il pubblico delle famiglie. Più che dell'innegabile talento, si parla ora del suo pessimo carattere. Artisticamente, Loredana è isolata. Poi verranno il matrimonio con il tennista Bjorn Borg, nella romantica cornice di un comune declino (ma attenzione ai colpi di scena); il tentato suicidio di lui (intossicazione da pesce poco fresco, replica la coppia), il tentato suicidio di lei, con tanto di lettera d'addio al «mondo crudele», il recentissimo malore (ancora lei). E intanto Mia torna a dominare la scena musicale italiana, mancando d'un soffio la vittoria all'ultimo Festival di Sanremo e girando l'Italia con una fortunata tournée. L'ultimo atto è la riconciliazione (festeggiata con tanto di torta alla panna ed abbracci davanti al fotografo di «Oggi», per il numero in edicola stamane) e con la promessa di future collaborazioni artistiche. «Io e Loredana faremo qualcosa insieme in futuro», ci ha detto ieri la Martini, «non so se questa sia una promessa o una minaccia, dati i nostri temperamenti, ma lo faremo, e sarà qualcosa d'esplosivo». Stefania Miretti «E molto presto faremo insieme qualcosa di esplosivo» Sopra Bjorn Borg, marito di Loredana Berte. Di fianco la cantante Mia Martini Nella foto grande Loredana Berte. La cantante recentemente è stata colpita da un collasso