Glasnost a Palazzo civico di G. Pav.

Glasnost a Palazzo civico Operazione trasparenza su appalti e nomine di sottogoverno Glasnost a Palazzo civico Nasce l'albo di imprese e fornitori E ci sarà l'anagrafe dei lavori in corso Il Comune modifica le sue regole. Primo in Italia, avvia nuove procedure per appalti e nomine negli enti di sottogoverno. «E' una prima attuazione dello Statuto», spiega il vicesindaco Marziano Marzano. Altre seguiranno, ad esempio un nuovo regolamento della Sala rossa, teso a limitare l'inarrestabile verbosità di alcuni consiglieri. Appalti. Si istituisce un albo delle imprese e dei fornitori, diviso per categorie. Chi lavora male o in modo scorretto potrà essere depennato. Non è il primo caso, perché un elenco di questo tipo è già stato istituito dall'assessore Beppe Lodi e riguarda le imprese di pompe funebri. Qual è il vantaggio di una simile procedura? «La possibilità di ricorrere a imprese o fornitori di fiducia, snellendo le attuali, lungissime procedure», dice Marzano. Operazione «glasnost» per i cittadini: un'anagrafe dei lavori pubblici consentirà di conoscere lo statò di attuazione delle opere in corso. L'archivio conterrà la storia aggiornata dell'appalto. Nomine. Stop alla lottizzazione dei partiti? Nemmeno per idea. Però il nuovo regolamento è un passo verso l'obiettivo dell'uomo giusto al posto giusto. Gli enti sono divisi in due fasce. Ecco quelli di serie A: municipalizzate, società per azioni, Regio, Stabile, Museo del Cinema, Consorzi. Al momento di nominare i rappresentanti del Comune, si avviseranno i cittadini con un'inserzione sui quotidiani. Ognuno potrà presentare se stesso o altri, inviando curricula ed eventuali «lettere di referenze», così come accade negli Stati Uniti (la clausola è stata sollecitata appunto dall'americanista Migone). I capigruppo comunali controlleranno i requisiti, ascolteranno i potenziali candidati, infine stileranno un elenco degli ammessi all'esame del Consiglio. «L'elenco finirà nuovamente sui quotidiani, in modo che qualsiasi cittadino possa eccepire su questo o quel nome», conferma Michele Vietti, rappresentante de nella commissione Statuto. L'ultima parola, come sempre, spetterà alla Sala rossa. Tenendo conto di uno sbarramento invalicabile: almeno il 33 per cento dei rappresentanti comunali dovrà essere scelto tra docenti universitari, membri di istituti di ricerca, albi professionali. Uguali requisiti per gli enti di minore importanza. In questo caso, tuttavia, gli elenchi saranno pubblicizzati con minore risalto. Come abbiamo visto nulla impedirà ai partiti di occupare le poltrone disponibili: «Non si può cambiare tutto e subito osserva Vietti -. E poi mi pare giusto che i rappresentanti dell'amministrazione siano individuati dal Consiglio comunale. L'importante è che dimostrino di occupare degnamente quei posti». [g. pav.]

Persone citate: Beppe Lodi, Marzano, Marziano Marzano, Michele Vietti, Migone, Vietti

Luoghi citati: Italia, Stati Uniti