Vialli: mia Samp, non ti lascio di Bruno Bernardi

Vialli: mia Samp, non ti lascio A Coverciano l'attaccante ribadisce il suo amore per i colori blucerchiati Vialli: mia Samp, non ti lascio «Mantovani mi accontenta sempre» Ma il discorso Juve rimane in piedi FIRENZE DAL NOSTRO INVIATO Paradossi del calcio. Una gomitata l'aveva tolto dalla Nazionale. Quella stessa gomitata, togliendolo alla Sampdoria nella seconda semifinale di Coppa Italia con il Parma (domani a Marassi), l'ha riportato alla corte di Arrigo Sacchi. Vialli, è pentito? Sì. Mi è spiaciuto perché ho messo in difficoltà la Samp. Apolloni non c'entrava, il mio fu un gesto di nervosismo. La carriera di un calciatore è un'altalena di episodi negativi e positivi. Ho una notevole forza psicologica che mi consente di assorbire tutto in serenità. Sono tornato nel gruppo azzurro con entusiasmo per restarci a lungo. E lo stesso accadrà con la Sampdoria o tutto dipende dall'esito della Coppa dei Campioni? Non si può decidere la politica di un club in funzione di Wembley. I giochi sono fatti, a prescindere dal risultato. Credo che se ci fossero state delle novità le avrei sapute. Mantovani non mi ha mai scontentato e io voglio restare alla Sampdoria. Dunque, ha chiuso per sempre i discorsi Juve? Ho solo risposto ad una domanda. Non ho preclusioni con nessuno e mi fa piacere che esistano molte squadre che hanno fiducia in me. Sarebbe stupido il contrario. Zona Uefa, Coppa Italia e titolo europeo. Tre tappe, tutte a rischio? Cercheremo di centrarle ma sarà dura. Se si sbaglia non si può rimediare. Comunque le prime due serviranno a tenere viva la tensione e la concentrazione per il 20 maggio, l'appuntamento più importante con la storia. Ma il Barcellona è un avversario difficilissimo. Se brinderete nella Coppa più bella sarà anche la vittoria del calcio italiano, dopo i successi del Milan olandese, di Sacchi? Sacchi dice che il Milan ha ricevuto molto dagli olandesi ma che anche Gullit, Van Basten e Rijkaard hanno ottenuto tanto dal Milan. La stessa Sampdoria ha avuto un grosso contributo dagli stranieri, pure da chi, stando in panchina, non ha creato problemi. Chi fa i gol conta come chi li fa fare, sia italiano o straniero. Sogno di vincere a Wembley ma un amico prete mi ha sempre consigliato di pregare per il miracolo e, nel frattempo, di piantare cavoli... A proposito di stranieri. Stavate per scioperare. Lei avrebbe davvero partecipato alla protesta? Senza alcun dubbio. Ero favorevole a 18 italiani nella rosa più tre stranieri, con una panchina di 7 elementi per avere la possibilità di fare due sostituzioni più il portiere, visto che ormai i cartellini rossi per i n. 1 aumentano. I presidenti sono soddisfatti della piega che ha preso la situazione, ma ora c'è più possibilità di sbagliare straniero e chi viene danneggiato è il tifoso: sono gli spettatori che pagano gli ingaggi ai vari Farina, Gerson, Ruben Paz, Perdomo e altri «tagliati». Se uno ha un ideale e lo porta avanti con coerenza, gli stringo la mano, ma se un presidente vuole più stranieri solo per interesse economico, allora non mi sta bene e lo combatto. La Sampdoria si sarebbe già assicurata Dunga. E' uno straniero ideale per il gioco a zona di Eriksson? Dunga ha già dimostrato nella Fiorentina, con il tecnico svedese, di potersi adattare benissimo a quel modulo mentre avrebbe avuto difficoltà a fare la stessa cosa con quello di Boskov. E a lei piace questa idea della zona? Mi diverto molto quando vengo sollecitato da numerosi passaggi e se l'allenatore mi fa sentire importante. Siamo tutti stimolati, anche Vierchowod che la conosce bene. Ed è utile poiché la pratica anche la Nazionale. Boskov sostiene che lei sbaglia facili occasioni perché cerca le finezze. Mancini la reputa sfortunato. Chi ha ragione? Il tempo è galantuomo. Spero di smentire Boskov. Vialli, dunque, ha espresso il proprio parere sull'eventuale trasferimento alla Juventus. Ma da Genova arrivano segnali meno categorici. Si sussurra che Mantovani, per ricostruire un gruppo in grado di vincere ancora, sarebbe disposto a un sacrifìcio: non Mancini, cui il presidente non intende rinunciare, ma Vialli. Dalla cessione la Sampdoria ricaverebbe molti miliardi (venti?), appunto ciò che serve per una globale opera di rafforzamento. Ma in Nazionale non si parla soltanto di Vialli. Per un sampdoriano che potrebbe diventare bianconero, c'è un bianconero che vuole lasciare Torino: Corini, una delle facce nuove del Club Italia. Il regista della Under 21 dice che la convocazione è un premio superiore ai suoi meriti «perché non sono titolare nella mia squadra». E ribadisce l'intenzione di essere ceduto, magari solo in prestito: «La società non mi ha ancora detto che cosa ha deciso. Il Parma? Non so nulla. Ma non mi va di rimanere nella Juventus à fare la riserva». Bruno Bernardi Gianluca Vialli (a destra con Evani) chiamato al raduno di Coverciano dopo la «squalifica» di Matarrese

Luoghi citati: Coverciano, Firenze, Genova, Italia, Torino