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Fiat, rientra l'allarme-cig Fiat, rientra l'allarme-cig E a Torino mega-corteo dei chimici ROMA. «Cos'è, si vuole portare iella?». E' stata la battuta ironica con la quale l'amministratore delegato della Fiat, Romiti, ha risposto a chi gli domandava, in riferimento all incontro di Roma con i sindacati, se c'erano nuovi problemi di cassa integrazione. «E' un incontro di ordinaria amministrazione» ha detto Romiti escludendo un nuovo ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori degli stabilimenti Fiat del Piemonte nonostante i segnali negativi che provengono da altre Case automobilistiche d'Europa. Nell'incontro a Roma, la Fiat era rappresentata dal responsabile delle relazioni industriali Figurati con il responsabile dell'auto Gasca; per i sindacati sono intervenuti i segretari Mazzone (Fiom), Baretta e Inglisano (Firn), Angeletti (Uilm) e Cavalitto (Sida). Si è parlato di diversi problemi, non del settore auto e si è stabilito di proseguire il collooquio il 13 maggio a Torino dove, secondo alcuni sindacalisti, non è escluso che si affronti anche la questione della mensa. Per la Fiat Avio (stabilimenti di Torino via Nizza e Brindisi) l'azienda sollecita i sindacati a dare una risposta sull'utilizzo degli im¬ pianti a forte immobilizzo di capitali; per alcune aree si tratterebbe di lavorare su tre turni sei giorni la settimana cioè compreso il sabato. Un altro tema aperto è l'introduzione del «part-time» all'Iveco. La commissione femminile per le pari opportunità che oggi esiste solo per l'auto dovrebbe essere estesa ad altri settori però non tutti i sindacati ritengono il problema urgente. In questo momento il problema più preoccupante è quello della Geotech di Lecce con mille operai in «cassa»: la Fiat ha riferito sulle trattative in corso con la Hitachi. Sempre ieri, a Torino c'è stata la manifestazione nazionale per sbloccare il rinnovo del contratto gomma-plastica (160 mila addetti) scaduto da undici mesi, [s. d. v.] Cesare Romiti amministratore delegato della Fiat