Goldoni in musica baruffe e cicisbei di R. Sii.

Goldoni in musica baruffe e cicisbei I Giovani di Strehler al Piccolo Regio Goldoni in musica baruffe e cicisbei TORINO. Il colore delle strade e della gente, la leggerezza della vita, la vivacità dell'amore. E' un Goldoni particolarmente lieto, quello degli «Intermezzi giocosi per musica», messi in scena l'altra sera al Piccolo Regio dai giovani diplomati di Strehler per le «Soirées del Circolo della stampa». Brevi e vivacissime farse sottolineate dalla musica, nate per alleggerire i melodrammi e le loro lacrime, questi «Intermezzi» sono scritti da un Goldoni giovane e paiono nati per interpreti giovani. Che assai bene incarnano l'entusiasmo, la grazia, la giocosa rapidità dello spirito veneziano nel XVm Secolo. I siparietti si intrecciano e si rincorrono alternando storie diverse ma omogenee: vicende di furbi e di sciocchi, di donne fatali e uomini accecati d'amore, di baruffe, prese in giro e corteggiamenti. Nella prima, «La birba» (1734), lo scapestrato Orazio (Leonardo De Colle) si trova sul lastrico, stretto fra una moglie (Nicoletta Maragno) e una sorella (Rossana Piano) assai esigenti e sempre in lite fra loro. Intorno a loro la folla di mendicanti e truffatori di Piazza San Marco che «bevono oggi e non pensano per domani». In «Amor fa l'uomo cieco» (1741) la capricciosa Livietta (la quattordicenne Margherita Salio, allieva ricca di talento di Massimo Scaglione) tiene in pugno con astuzie e finzioni il povero Cardone (Stefano Quatrosi), decisa a farsi sposare solo da chi le assicura abiti, carrozza, cavalli e cameriere. «Il gondoliere veneziano» (1732), con musiche originali di Marco Mqjana (le altre sono di Galuppi e Piccinni, i maggiori compositori per gli «Intermezzi»), ritrae il dialogo in veneziano fra un frivolo gondoliere e la sua gelosa fidanzata Bettina. Finale in crescendo con lo spassoso «Monsieur Petiton», lieve caricatura a quattro voci del cicisbeo francese in Italia. Sorrisi e applausi, anche per gli strumentisti Eiko Yamaguchi (clavicembalo), Laura Manca (violoncello), Giovanni Zonno (violino), Francesco Biraghi (chitarra), Nicoletta Bono (viola) e per le azzurre scene di Viola Verrà. [r. sii.]

Luoghi citati: Italia, Torino