Se lo skipper stramba

Se lo skipper stramba Se lo skipper stramba Piccolo glossario della nautica per «tradurre» legare alla tv ALBERO. Perpendicolare alla barca, sostiene le vele. Nella classe Coppa America è alto 30 metri circa. BOL Palloni galleggianti che indicano il percorso di regata. ROMA. Sostiene la base della randa (grande vela che in Coppa America è tenuta distesa da stecche incorporate) BOMPRESSO. L'asta che sporge dalla prua. Non è ammesso dal regolamento di Coppa America quando si applicano vele aggiuntive. I neozelandesi lo usano al posto del tangone per fissare gennaker e spinnaker. E' un vantaggio perchè: scarica le forza trainante della vela su di un punto solido invece che su di un elemento mobile; riesce a fare le manovre di strambata con più agilità. OIIGLUL Impedisce alla barca di spostarsi lateralmente (scarrocciare) soprattutto in caso di correnti marine. Nella sua parte inferiore contiene la zavorra, che fa da contrappeso alla spinta del vento sulle vele. IN NAVIGAZIONE. Quando la prua è rivolta dalla parte da cui pro¬ viene il vento, le vele fileggiano, cioè non hanno spinta propulsiva e la barca sta quasi ferma. Per avanzare bisogna ruotare il timone ed esporre le vele alla spinta del vento. Il timoniere allontana la prua dal vento (poggia): navigando tra i 30 e i 40 gradi rispetto alla direzione del vento va di bolina. Poggiando ancora, il vento arriva quasi perpendicolare sulla randa: la barca va al traverso. Quando la prua si allontana ancora dal vento si va progressivamente al gran lasco. Quando il vento soffia da dietro si va in poppa. A seconda delle andatura si issano vele di prua differenti. Di bolina si usa il genoa, al lasco si usa il gennaker, di poppa si usa lo spinnaker. Il gennaker è un'evoluzione tecnica dello spinnaker. POZZETTO. La zona posteriore dello scafo. Ospita timoniere, tattico e navigatore. Questi, servendosi di computer e altri strumenti, osservano vento e correnti e controllano gli avversari per suggerire al timoniere cosa fare. SCOTTE. La cime (corde) collegate con l'angolo libero delle vele. Quando si tira la scotta, in modo da rendere la superficie velica più tesa, si dice cazzare; quando si mollano le scotte, in modo da porgere al vento una maggior superficie velica, si dice lascare. STRAMBATA. Si fa per cambiare direzione quando il vento proviene da poppa. In questo caso è stato issato, come vela di prua, il gennaker o lo spinnaker. Queste vele sono trattenute al vertice superiore sull'albero. Dei due angoli inferiori, uno è collegato al tangone (asta rigida che si applica all'albero) l'altro ad una scotta che viene mollata o cazzata a seconda delle esigenze di navigazione. Nella strambata il boma e il tangone si spostano da un lato all'altro della barca facendo perno sull'albero. TIMONE. E' il volante della barca. Ce ne sono due per consentire al timoniere di spostarsi e controllare la rotta quando le vele di prua coprono la visuale. E' collegato ad una pala che fuoriesce dalla parte immersa dello scafo. VIRATA. Si fa per cambiare direzione quando il vento proviene da prua. Per esempio andando di bolina, si orza (portando la prua al vento) di 90 gradi fino ad arrivare ad avere le vele con la stessa inclinazione di prima rispetto al vento (ma dal lato opposto).

Luoghi citati: America, Roma