Le Mans orrore dopo la strage in moto

Le Mans, orrore dopo la strage in moto Neonato partorito tra la folla è stato ucciso, il cadavere «usato» per una partita a pallone Le Mans, orrore dopo la strage in moto Polizia impotente: «Vengono qui a cercare la morte» La città è sotto assedio, magli hooligans sono fuggiti PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dopo la tragedia, l'orrore. Ai 9 motociclisti morti domenica in folli acrobazie mentre emulavano - ubriachi - i corridori professionisti di Le Mans, bisogna aggiungere una decima vittima, ancora senza nome. E' un bebé partorito tra la folla. La madre o chi le era vicino - l'ha ucciso soffocandolo con una busta in plastica. Visto il macabro involto, altri spettatori - ebbri pure loro - si sono messi a improvvisare con quei poveri resti una partitimi di calcio. Ora è in corso l'autopsia. La magistratura non ha dubbi: «Siamo davanti a un infanticidio». I medici lasciano trapelare che era una bimba. Raccogliere testimonianze sarà molto difficile. Dei 50 mila fans a 2 ruote che l'altro ieri gremivano il circuito della mitica corsa, ieri non rimaneva più traccia. Salvo 9 cadaveri, una sessantina di feriti e nove molarci al fresco per infrazioni gravissime. «24 ore» sì, ma di incubo. H vescovo Georges Gilson paragona la folla motorizzata che ha invaso nel weekend la sua diocesi a un flagello biblico. «Mi ricordano le cavallette che piombavano su campi e abitazioni» dice. «Vorrei che i motociclisti potessero pregare con me». Ma è più facile predicare ai lupi che alle Kawasaki. Se ripercorriamo il film della tragedia, scopriremo come siano proprio loro, le super-cilindrate da 100150 cavalli, la prima «droga» nella kermesse Le Mans, cui birra e superalcolici aggiungono brividi da sfida mortale. Ieri molti commentatori invocavano l'hooliganismo in versione motociclistica. Il paragone non convince. Gli hooligans approfittano d'un incontro sportivo per esprimere una violenza estranea a quanto avviene sul terreno. La scazzottatura da dopo-derby, mettiamo, non avviene perché gruppi di tifosi inscenano assist o rovesciate oltre le mura dello stadio. Qui, invece, è l'aspetto imitativo che domina. «Pieghe» (le curve prese con la massima inclinazione), «wheelings» (o impennate), «run and bum» (duelli con partenza in parallelo, stile' dragster) ripropongono per le vie cittadine numeri copiati dai pistaioli. Dichiara il sottosegretario ai» Trasporti, Georges Sarre: «La 24 Ore di Le Mans continuerà. Quando c'è febbre, rompere il termometro non serve». Si invoca una migliore prevenzione. Eppure il dispositivo era buono. Seicento agenti, spaccio di be-| vande alcoliche in città e dintor-, ni sospeso, strutture per acco-l gliere i motard. Ma nessun prefetto riuscirà mai a disinnescare il cocktail esplosivo. Whisky e birra arrivano con i bagagli dei motard, sabato sera. La città 145 mila abitanti, a mezza via, tra Loira e costa normanna - si barrica in casa per timore di farsi, investire. Poi, l'attesa competizione cui assistono nemmeno tutti i fans. E, a margine, la follia. ' Poche sequenze. L'inglese Timothy Donaldson, complici le bevute, scorda d'essere in Francia e guida a sinistra. Heinz Both, tedesco, gli finisce dentro. Velocità d'impatto: 290 km orari, nessun superstite. Emmanuel Duvergt, 21 anni, porta sul sellino il padre Jean-Paul, 44. Tampona un'auto ferma (causa l'incidente di cui sopra), e la moto compie 50 metri di volo. Solo il genitore sopravvive. Mezzanotte: gara d'accelerazione tra due «ridere» - entrambi con passeggero - in pieno centro. Non si accorgono della vettura che viene loro incontro. Il frontale fa 4 vittime. Quando la polizia recupera le carcasse, un tachimetro indica 188 all'ora. «Cercavano la morte» titola «Le Monde» nel commentare l'ecatombe. Possibile. Se un altro celeberrimo raduno, - l'Elefant- Treffen bavarese - somiglia più a una rustica Woodstock motorizzata, Le Mans vive di exploit, raptus corsaioli, provocazioni. E gli astanti non di rado aizzano. «Vogliono scene pericolose, il rischio per il rischio. Si aspetta il sangue» confessa un responsabile della sicurezza. Le autorità, da parte loro, formate quattro commissioni d'inchiesta, hanno messo Le Mans sotto particolare sorveglianza, annunciando misure per meglio convogliare il pubblico e tenerlo lontano dagli alcolici. Enrico Benedetto Le folli sfide in moto attorno al circuito della 24 ore di Le Mans hanno provocato nove vittime

Persone citate: Emmanuel Duvergt, Enrico Benedetto, Georges Gilson, Georges Sarre, Heinz Both, Kawasaki, Timothy Donaldson

Luoghi citati: Francia, Parigi