Giare mediterranee di Kounellis, dimore di Garutti e gli Anni Ottanta-Novanta secondo Panza di Biumo

Giare mediterranee di Kounellis, dimore di Garutti e gli Anni Ottanta-Novanta secondo Panza di Biumo SCEGLIENDO FRA Li MOSTRE Giare mediterranee di Kounellis, dimore di Garutti e gli Anni Ottanta-Novanta secondo Panza di Biumo MILANO Installazioni Padiglione d'arte contemporanea. Kounellis (fino al 31 maggio). Questa rassegna antologica presenta alcune delle opere più note dell'artista greco-italiano, a partire dai primi Anni Sessanta, e dai lavori da accomunare all'«arte povera», per giungere alle installazioni degli ultimi anni, come quella presentata a Capodimonte, nel 1989, fatta di molte e diverse giare, consunte dal tempo e riempite di liquidi divorai, che stanno ad indicare una memoria mediterranea colta e stratificata. Le ultime opere rivelano che l'artista tende a ripetere, con un minimo di variazioni, i lavori precedenti, andando così verso un'accademizzazione della vena creativa. Mostra a cura di Germano Celant e Mercedes Garberi, con un testo di Marco Meneguzzo. Catalogo Fabbri. MILANO Qualità poetica Giò Marconi. Alberto Garutti (dal 28 aprile al 28 maggio). Questa mostra di Garutti, che fa seguito alle personali alla Biennale di Venezia del 1990, e quella del Pac a Milano del 1987, presenta un'ampia raccolta di opere, di grande qualità poetica, formale e concettuale, che vogliono illuminare il tema della «dimora», o di spazio domestico, nei cui caratteri, fisici e ambientali, si riflettono anche valori allusivi e simbolici. TORINO Progetto Dioce Progetto Dioce (fino al 31 maggio). Nella sacrestia della chiesa maggiore di San Filippo Neri: Concentrazione; Galleria Martano: Elogio del decoro; Galleria la Bussola: Histoire du ciel. Italia-Francia; Galleria Simon Gavina: Histoire du ciel. Amour et mort; Galleria Alisso Design: Cerimoniale. Il progetto Dioce (il titolo è tratto da un verso di Ezra Pound) si propone come uno degli avvenimenti artistici dell'anno, e si configura come un circuito espositivo, articolato in cinque mostre tematicamente coerenti, che intendono reagire alla idea di mondializzazione e alla attuale feroce mercificazione del sistema dell'arte, per concorrere invece ad una rivalutazione delle «differenze», delle geografie, delle scene culturali alternative oggi in atto. A cura di Enzo Biffi Gentili, Toni Corderò, Giorgio Griffa. TORINO Vik Muntz Claudio Bottello Arte. Vik Muniz (fino al 20 maggio). Muniz, nato in Brasile, vive e lavora a New York. Il suo attuale lavoro - che vuol essere una denuncia del consumismo oggettuale contemporaneo - è volto a presentare una serie di oggetti quali letti di bambola, giocattoli rotti, tavoli altissimi, «cose» in miniatura, che si danno allo spettatore come viste dallo sguardo di un bambino, magari in fuga dalla sua stanza di giochi e di sogni. LUOANO Vent'anni Museo Cantonale d'Arte. Gli anni Ottanta-Novanta, dalla collezione Panza di Biumo (fino al 5 luglio). La collezione Biumo, una delle più importanti costituite in questo secolo, è stata selezionata per presentare i lavori più significativi degli ultimi venti anni. E' una rara occasione trovarsi ad ammirare e criticare le «scelte» di tanto collezionista. Sono presenti tra gli altri Sol Lewitt, Joseph Kosuth, Robert Barry, Lawrence Weiner, Hanne Darboven, Et- tore Spalletti, Thomas Schutte, Jan Vercruysse. Catalogo a cura di Giuseppe Panza di Biumo e Jean-Michel Foray. Altre mostre MILANO. Galleria Annunciata. FrangoisAmal (fino al 18 maggio). Nato in Francia nel 1924, Amai dal 1954 si segnala come uno dei pittori più intriganti dell'astrazione gestuale. Sono in mostra una ventina di opere recenti, tutte lavorate su tela grezza, dove la costruzione e la decostruzione, con una gestualità concitata, generano un ritmo di colore viscerale e immediato che trasmette energia ed emozione. A cura di Giovanni Joppolo. VERONA. Studio la città 2. Senza tempo (fino al 16 maggio). Partecipano a questa collettiva: Mario Schifano, John Hoyland, Gerhard Richter, Larry Poons, Luis Cane, Ri- chard Smith, Mauro Folci, David Row, Pat Steir, Nicholas Howey. Un gruppo di noti artisti che disegnano un largo percorso internazionale, accomunati, nell'arco di un trentennio - sia per la pittura che la scultura - dall'idea, dall'estensione del gesto e della memoria, proiettati nello spazio. PARMA. Galleria Mazzocchi. Elisa Montessori: viaggio d'inverno (fino al 13 maggio). In mostra una serie di 20 opere su carta, recenti, sul tema del «viaggio interiore», di grande intensità e freschezza esecutiva. Testo di Martina Corgnati. BOLOGNA. Severiante. ...e ancora blu. Balla, De Dominicis, Fontana, Klein (fino al 15 maggio). Una mostra ancorata dal diverso, e magari opposto, uso del colore blu fatto da quattro grandi personalità dell'arte moderna. Testo in catalogo di Vittoria Coen. Marisa Vescovo «II calice dell'aurora» di Maria Bofill esposto per il Progetto Dioce a Torino. Qui accanto: «Les chemins du paradis» di Francois Amai