É guerra nel mare della Coppa America

É guerra nel mare della Coppa America La giuria annulla il successo di New Zealand nella quinta regata, poi gli italiani vincono la sesta É guerra nel mare della Coppa America E il Moro riaccende la speranza SAN DIEGO. Una regata tutta corsa in testa quella disputata ieri a San Diego dal Moro dì Venezia nella sesta giornata delle finali per la selezione del Challenger. Una regata senza drammi, dopo una serata e una mattina delle più impegnative per Paul Cayard e per tutto il team. Poche ore prima il Moro aveva depositato due altri ricorsi, sempre sull'utilizzo del bompresso: il primo contro la sentenza, definita semplicemente assurda. Al via, Cayard riesce a difendere la parte destra della linea ed a partire in velocità vicino alla barca giuria, mentre i neozelandesi si tengono sul lato della boa. Il lato destro si rivela il migliore ed il Moro comincia ad allungarsi su New Zealand; alla prima boa, dopo la bolina, la barca Montedison ha accumulato più di un minuto di vantaggio, che, rimane pressapoco identico alla fine del lato di poppa successivo. Sulla poppa del Moro è intanto comparsa la bandiera di protesta, che però poco dopo viene ritirata per ricomparire nuovamente nell'ultimo lasco. La barca italiana è particolarmente veloce, anche grazie alle nuove vele realizzate negli ultimi giorni, molto ben tagliate. Nel frattempo il vento è aumentato e la barca italiana accresce il vantaggio. Nel successivo lato di bolina, New Zealand si tiene più sulla destra del campo rispetto al Moro e riesce così a raggiungere la barca italiana all'arrivo in boa. Ma Rod Davis commette un errore abbassandosi troppo e perde alcune lunghezze nel giro di boa; in poppa, il vento diminuisce da 9 a 5 nodi e le barche si allontano per bordi diversi, con il Moro più sulla destra e New Zealand sulla sinistra. All'incrocio il Moro è davanti e continua la rotta senza controllare l'avversario, che però finisce in una chiazza di poco vento e taglia dopo la barca italiana. Il punteggio diventa quindi di 3-2 con però un sospeso: agli italiani dovrebbe essere assegnato il punto della regata di sabato. I neozelandesi sono parsi abbastanza in difficolta nel manovrare il gennaker da quando non utilizzano più il bompresso per trattenere la vela. In effetti per strambare la vela adesso devono pri: ma farla rientrare nella prua della barca: cosa che innanzitutto la fa sgonfiare facendo perdere velocità alla barca. Per i defender nuova vittoria di Dennis Conner che, con Stars & Stripes, ha dominato tutta la regata su America 3 dopo aver vinto la partenza. Il punteggio diventa così di 4-3 e la crisi di Big Bad Dennis sembra superata. Dennis non è «affondato», come molti avevano previsto. Una boccata di aria fresca gli è venuta da alcuni assegni, subito utilizzati per acquistare nuove vele da prua. Un grosso regalo è stato fatto a Dennis da Emilio, un italo-americano, proprietario di uno shop di San Diego, che gli ha dato 30 mila dollari per un nuovo genoa. Conner lo ha ringraziato con un «thanks Emilio» sul boma. Ida Castiglioni Il Moro di Venezia impegnato nell'ultima regata e sopra lo skipper della barca italiana Paul Cayard

Luoghi citati: America, San Diego, Venezia