L'avanzata del miliardario rosso

L'avanzata del miliardario rosso PRESIDENZIALI Un americano su cinque lo vuole alla Casa Bianca perché è contro il Palazzo L'avanzata del miliardario rosso Perot nei sondaggi tallona il discusso Clinton NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Sempre più forte, Ross Perot, nei sondaggi riguardanti la corsa alla Casa Bianca, e sempre più sconcertante il suo fenomeno. L'ultima ricerca compiuta dal «New York Times» e dalla rete televisiva CBS dice che se si votasse ora (e se iì miliardario del Texas avesse formalmente presentato la propria candidatura, cosa che nonostante tutto non ha ancora fatto), il 23 per cento degli elettori voterebbe per lui, il 28 per cento per Bill Clinton e il 38 per cento per George Bush. Soltanto un mese fa, alle stesse domande gli elettori avevano dato un 44 per cento a Bush, un 31 per cento a Clinton e soltanto un 16 per cento a Ross Perot. Dunque la sua «presa» aumenta, lo ha portato a ridosso del candidato democratico e c'è già chi sostiene che se davvero questo signore deciderà di giocare a novembre il ruolo del terzo incomodo, gettando sul piatto elettorale i 100 milioni di dollari di cui dispone, di sicuro finirà per essere il candidato indipendente di maggiore successo di tutta la storia degli Stati Uniti. Più di George Wallace, il non dimenticato governatore dell'Alabama, e più di Jack Anderson, il cui risultato nel 1980 fu considerato notevole perché era riuscito a togliere a Reagan e a Carter il 7 per cento dei voti. Ma, si diceva, assieme alla forza di Ross Perot aumenta anche lo sconcerto per le motivazioni del suo successo. La maggioranza di quelli che si dichiarano per lui, infatti, non sa nulla o quasi di quale sia la sua posizione su questo o quel problema (l'aborto, l'economia, la riduzione delle spese militari, il deficit pubblico, eccetera), e di fatto non gliene importa niente. Quello che conta è solo che Ross Perot è «altro» rispetto alla politica convenzionale. Illuminanti, a questo proposito, le risposte date a una delle domande contenute nel sondaggio. Se i candidati fossero solo Bush e Clinton, è stato chiesto, sareste soddisfatti o vorreste un'ulteriore possibilità di scelta? Il 36 per cento degli interpellati si dice soddisfatto, il 59 per cento dice di volere un'altra possibilità di scelta. Ma se la stessa domanda viene ripetuta aggiungendo ai due contendenti il nome di Ross Perot, il 36 per cento dei soddisfatti diventa il 60 e il 59 per cento di quelli che vorrebbero un'altra scelta scende al 36 per cento. Quando poi viene loro chiesto se il sistema politico americano necessita di alcuni aggiustamenti, di un cambiamento fondamentale o di una completa ricostruzione, il 57 per cento degli elettori si pronuncia per il fondamentale cambiamento. Franco Farfarelli

Luoghi citati: Alabama, New York, Stati Uniti, Texas