La facciata è finta ma bella
La facciata è finta, ma bella «Trompe l'oeil» in via Barbaroux per ravvivare un angolo di centro storico La facciata è finta, ma bella Al lavoro gli allievi della scuola di restauro urbano Già pronto un altro intervento, in via Monte di Pietà Bello l'edificio di via Barbaroux 11 : un negozietto di dolciumi con la pretenziosa insegna «delicatesse», poi tre piani che richiamano i modelli stilistici precedenti il barocco: al secondo, quel balcone continuo così verde di vite vergine rinata con la primavera. Insomma, un angolo dell'antico centro di Torino. Bello, davvero. Ma finto. E' il «trompe l'oeil» immaginato dagli architetti Tagliasacchi e Zanetta per coprire un angolo cieco della contrada di San Francesco. Ci stanno lavorando gli allievi della Scuola per il Restauro urbano, guidati dal professor Ruggeri. Attraverso le impalcature già si intravedono le forme del disegno finale: coppi, abbaini, serramenti imitati alla perfezione, al punto da ingannare anche l'occhio dell'esperto. L'iniziativa è degli assessori all'Arredo urbano, Bepi Dondona, e al Lavoro, Gianfranco Guazzone. Spiega Dondona: «Tecniche di questo tipo sono assai popolari in Francia, Germania, Inghilterra. La spesa è poca, il vantaggio ambientale elevato: i muri ciechi sono come schermi senza immagini, inquinano il paesaggio delle città». Ecco dunque il «trompe l'oeil», che sta prendendo piede anche nelle abitazioni civili. Rappresenta una finta finestra su monti inesistenti, su cortili scomparsi, su strade lontane. Il caso di via Barbaroux è naturalmente diverso: «Qui era giocoforza riproporre un angolo possibile» dice Dondona. Iniziativa lontana dalle tradizioni torinesi? «Nemmeno per idea. Un tempo la finta architettura era pratica abituale». Intanto è già pronta un'altra cornice urbana, un «secondo intervento di riqualificazione della città e del suo centro storico» come lo chiama l'assessore Dondona. Si incontra in via Monte di Pietà, tra le vie Pietro Micca e XX Settembre, cioè all'angolo con la canonica e la chiesa di San Tommaso. Su entrambi gli edifici sono già intervenuti i restauratori, che gli hanno restituito i nitidi colori del cotto e del granito. Ma quell'angolo resta vuoto. Il «trompe l'oeil» riprodurrà parte della facciata della chiesa. Chi lo osserverà da via Pietro Micca avrà la curiosa sensazione di vedere il vero, cioè di trovarsi proprio di fronte a San Tommaso. [g. pav.] IL CONTE VERDE I FIORI DIMENTICATI Su un muro di via Barbaroux si sta dipingendo un piacevole trompe l'oeil, un altro è previsto in via Monte di Pietà. C'è uno sforzo per far bella Torino, ma si procede in modo scoordinato. Chi si cura dei giardini e degli alberi? Costa tanto met-i tere un'aiuola di fiori davanti al i Museo dell'auto, dove da corso I Unità d'Italia si gira per andare i al Lingotto? Un tocco di colore ! contribuirebbe a alzare il tonoj di quella zona che è naturai-i mente incantevole. Nei viali cittadini gli alberi potati male j verdeggiano lungo i tronchi sembrano coperti da lebbra - e. alla base si arricchiscono di poi-. Ioni. Lo abbiamo già scritto.. Nessuno risponde. stauro urbano a Monte di Pietà rma lo struscio a in via Roma rti per il Salone 'Via Barbaroux 11 come è stato fino ad oggi e come lo riarrederà il «trompe l'oeil» immaginato dagli architetti Tagliasacchi e Zanetta per coprire un angolo cieco 'Via Barbaroux 11 come è stato fino ad oggi e come lo riarrederà il «trompe l'oeil» immaginato dagli architetti Tagliasacchi e Zanetta per coprire un angolo cieco
Luoghi citati: Francia, Germania, Inghilterra, Italia, San Tommaso, Torino
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