La Scavolini allo sprint

La Scavolini allo sprint La Scavolini allo sprint Lo splendido finale di Workman trascina al sorpasso sulla Knorr PESARO. Spesso contestato e fischiato perché ritenuto capace soltanto di smistare la palla, Workman, playmaker croce e delizia della Scavolini, scava nei 3' finali la fossa ad una Knorr che non meritava la sconfitta (89-86). Il regista americano, dopo tre quarti d'incontro passati in bianco, ha imbucato 16 punti filati che sono serviti prima ad agganciare la Knorr (al 35' avanti 67-73) e poi al sorpasso. Fino ad allora la Knorr era riuscita a funzionare come un orologio, perfetta in attacco con i suoi giochi a due tra lunghi e guardie, abile in difesa e brava ad amministrare i falli dei suoi lunghi (4° di Binelli 23', idem per Wennigton al 32'). I bolognesi, anche nei momenti caldi, hanno saputo mantenersi freddissimi. Soprattutto Brunamonti, ben dosato dal coach Messina, è stato pressoché perfetto, con 3/3 nel tiro da due, 4/6 da tre e 4/4 nei liberi. Anche Coldebella, dopo un primo tempo impreciso, si è riscattato nella ripresa con due bombe su due e caricando di falli i pesaresi. La Scavolini ha invece vivacchiato grazie a Magnifico, a qualche conclusione di Costa e ad un buon primo tempo di Grattoni, ma Daye sembra ormai diventato un giocatore «normale», invischiato negli schemi portati sempre al limite dei 30". In un match tra formazioni che scandiscono il proprio gioco con puntualità cronometrica, la Knorr è apparsa più Rolex di Pesaro. Ha avuto quasi sempre il comando delle operazioni, con i marchigiani spesso i affanno. Solo nei primi minuti Pesaro ha dato l'impressione di poter guidare la danza, imponendo il suo ritmo. Ma è stato un lampo, poi ha patito la difesa a zona dei bolognesi. Con Wennington precisissimo (4/4), la Knorr passa subito avanti e al 10' conduce già per 24-17 grazie a due liberi di Morandotti. Pesaro arranca e, solo quando il coach Bucci toglie Workman dal campo, riesce a fare qualche allungo in contropiede che le consente di riportarsi alle costole di una Knorr che non sa uccidere l'incontro. Nella ripresa le due squadre camminano appaiate per alcuni minuti, ma prima Brunamonti, poi Morandotti e quindi Zdovc rimandano avanti Bologna, come detto, di 6 punti al 35'. Quando il pubblico sembra già rassegnato, Zampolini segna un canestro da 2 punti e poi uno da 3, poi c'è il risveglio di Workman, che piazza 8 canestri senza errori. Solo così la Knorr si arrende. Alla fine dell'incontro, tra commenti e recriminazioni, rimbalzano anche alcune voci di mercato, che darebbero Di Vincenzo alla Ranger Varese e Giancarlo Sacco sulla panchina di Caserta, [n. b.] Scavolini-Knorr 89-86. Scavolini: Workman 16, Gracis 11, Magnifico 14, Boni 4, Daye 21, Zampolini 5, Costa 9, Grattoni 9. Knorr: Brunamonti 22, Coldebella 13, Zdovc 13, Binelli 7, Wennington 19, Morandotti 12.

Luoghi citati: Bologna, Caserta, Messina, Pesaro