Polemica di Id. Cas.

Polemica Polemica «Kiwi» accusati d'irregolarità SAN DIEGO. L'argomento bompresso sembrava per il momento accantonato, quando improvvisamente è ritornato alla ribalta. Due i motivi; primo: il comitato organizzatore dell'America's Cup ha comunicato che non potrà essere ammessa alle regate di Coppa America una barca che la giuria abbia considerato illegale. Secondo, Paul Cayard ha dichiarato: «Ogni volta che rivedo in televisione una manovra su New Zealand, fatta con l'aiuto del bompresso, mi rendo conto che c'è qualcosa che non mi convince. Stiamo lavorando a un'eventuale nostra protesta, ma la presenteremo solo tra un paio di giorni». E proprio al modo di usare il bompresso si riferiva la bandiera di protesta, issata dal Moro nell'ultima regata e poi ritirata. Il bompresso, questo naso alla Pinocchio lungo circa un metro e posto sulla prua della barca kiwi, è stato reinventato da Brace Farr, un progettista geniale che ha anche ripescato l'attrezzatura a ketch per Steinlager, la barca che ha vinto il Giro del Mondo. Subito contestato da italiani e francesi, il bompresso, che facilita le manovre con il gennaker, è stato a gennaio ritenuto legale dalla giuria internazionale che segue le regate degli sfidanti. In un secondo tempo, invece, è stato giudicato illegale dalla giuria della Coppa America, quella che entrerà in funzione dal 9 maggio. A questo punto, la protesta italiana potrebbe creare problemi ai neozelandesi. Qualcuno ieri parlava di una squalifica di New Zealand, o di una ripetizione delle finali. La terza ipotesi è che i neozelandesi vengano ammoniti e costretti a togliere il bompresso, in caso di vittoria nelle finali, prima di disputare la Coppa America. [id. cas.]

Persone citate: Farr, Moro, Paul Cayard

Luoghi citati: America, San Diego