Maria, una Zarina per la Russia
Maria, una Zarina per la Russia Ha 29 anni, i nobili accettano la scelta fatta dal padre prima di morire Maria, una Zarina per la Russia Il granduca Vladimir sepolto a Pietroburgo MOSCA DALLA REDAZIONE Il Gran Principe Vladimir Kirillovich Romanov, l'erede al trono degli Zar di Russia, verrà sepolto a San Pietroburgo nella cattedrale di San Pietro e Paolo, dove riposano tutti i suoi antenati coronati, a partire da Pietro il Grande. La decisione è stata presa dalle autorità locali, ma solo, pare, dopo un intervento diretto del presidente Boris Eltsin. La data dei funerali non è ancora stata definita (si parla di mercoledì prossimo, ma è soltanto una voce); il sindaco di Pietroburgo, Anatolij Sobchak, guida la commissione incaricata di organizzarli, e secondo ambienti vicini alla famiglia imperiale, sono in corso trattative con la Chiesa russa ortodossa affinché a dir Messa sia il patriarca Aleksi II. Vladimir Romanov era figlio di Kirill Vladimirovich, cugino dell'ultimo Zar, Nicola II, fatto uccidere con la famiglia a Ekaterinburg nel 1918 per ordine di Lenin. E' morto improvvisamente d'infarto martedì scorso a Miami, in Florida, mentre teneva una conferenza in una banca locale. Aveva settantaqùattro anni. La salma, trasportata ieri mattina in aereo all'aeroporto parigino di Orly con un volo della American Airlines, è sta- ta temporaneamente sistemata nella chiesa di Sainte Geneviève des Bois, nella regione di Essonne, vicino alla capitale francese, dove il granduca trascorse buona parte dell'esilio e dove si trova un cimitero russo, nel quale è stata celebrata una Messa. Una prima, semplice cerimonia funebre si è tenuta mercoledì a Miami alla presenza di cinquanta persone tra cui la vedova di Romanov, Leonida, principessa georgiana della famiglia dei Bagratjon. A Parigi, invece, ad attendere la salma c'era la figlia del granduca, Marija Vladimirovna, che vive nella capitale spagnola ed è stata nominata dal padre erede al trono. La nomina ha già suscitato le inevitabili dispute ereditarie, ma il diritto di Marija Vladimirovna è stato riconosciuto dall'Unione Imperiale Russa, un'organizzazione creata negli Anni Venti dai seguaci del nonno per conservare la tradizione monarchica. E il suo diritto è del resto confermato dall'atteggiamento delle autorità russe: il sindaco di Pietroburgo Sobchak, infatti, si era in un primo momento opposto alla sepoltura nella cattedrale di Pietro e Paolo, situata all'interno dell'omonima fortezza, ma aveva proposto la cattedrale del monastero di Aleksandr Nevskij, dove riposano molti uomini illustri del XIX e di questo secolo. Ma era stato lo stesso Sobchak, riconoscendo implicitamente il diritto di Vladimir Kirillovich, ad invitarlo cin¬ que mesi fa a Pietroburgo, dando la possibilità all'ormai defunto erede di visitare la Russia per la sua prima ed ultima volta. Romanov era nato infatti il 30 agosto 1917 a Borgo, appena al di là del confine finlandese, mentre i suoi genitori fuggivano la Rivoluzione d'Ottobre. Secondo un rappresentante dell'Unione imperiale, sulla decisione definitiva delle autorità di San Pietroburgo circa la sepoltura ha influito «l'aiuto di membri dell'apparato del Presidente» Boris Eltsin, che ha inviato le sue personali condoglianze alla famiglia di Vladimir Romanov. Secondo la tradizione è il popolo russo a dover decidere chi è l'erede al trono in casi di controversia. E questa volta il popolo, tramite il suo Presidente, sembra abbia già scelto. Marija, nata del 1953 a Madrid, si sposò nel 1976 con Franz Wilhelm Hoenzhollern, un principe della casa imperiale tedesca, che abbracciò la fede ortodossa russa, prendendo il nome di Michajl Pavlovich. Il loro matrimonio durò poco, e da circa dieci anni i due sono separati; ma dalla loro unione, undici anni fa, nacque Gheorghij Mikhailovic, ormai principe designato, che venne battezzato a Madrid alla presenza del re di Spagna Juan Carlos. Il granduca Vladimir Kirillovich
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