Cavalleria, qualcosa si muove

Cavalleria, qualcosa si muove Il Coni pronto a finanziare l'opera: «Bisogna acquisire subito i terreni» Cavalleria, qualcosa si muove C'è un progetto per la scuola diPinerolo Sul tavolo dell'assessore allo Sport e «alla cavalleria» di Pinerolo Angelo Di Staso, ieri mattina, è arrivato lo studio del presidente della Federazione italiana sport equestri Mauro Checoli, per realizzare la scuola nazionale di equitazione a fianco della circonvallazione di Abbadia Alpina. Sempre ieri, al sindaco Trombotto, è stata recapitata una lettera del capo di Stato maggiore generale Goffredo Canino in risposta alla richiesta del Comune per definire a tempi brevi il progetto della scuola: «Presso lo Stato maggiore dell'Esercito sono state avviate tutte le azioni necessarie a valutare come aderire concretamente all'iniziativa e che, a breve termine, sarà indetta una riunione con le parti interessate per la definizione della problematica» rassicura con linguaggio decisamente ermetico il gen. Canino. «Finalmente notizie confortanti, anche se siamo appena agli inizi - commenta l'assessore Di Staso -. Checoli è stato chiarissimo sia nell'esposizione del progetto che nelle garanzie della copertura finanziaria: la scuola verrà costruita con il denaro del Coni, si può ipotizzare una spesa di circa 8 miliardi. Al Comune di Pinerolo toccheranno esclusivamente le spese, non ancora quantificate ma contenute, per acquistare i terreni agricoli che circondano la caserma del Genio "Botta", ormai dismessa». La scuola nazionale di cavalleria sarà equiparata ad un corso para-universitario: si svolgerà nell'arco di tre anni, j al termine dei quali verrà rilasciato un diploma federale di istruttori di equitazione. L'im¬ portanza di questo progetto per Pinerolo è legata anche al notevole contributo che ne deriverebbe all'occupazione in zona: servirebbero infatti maniscalchi per i 200 cavalli della scuola, oltre a sellai, a palafrenieri, a sarti e agli agricoltori. Lo studio della Fise prevede una pista in sabbia, scuderie, un maneggio coperto di 30 metri per 80, una piscina, un campo prove di 20 metri per 40, tribune, scuola e foresteria. «Per Pinerolo questa realizzazione riveste carattere di assoluta priorità» aggiunge Di Staso. C'è però il rischio che tutto resti un sogno nel cassetto: «Mi sto battendo affinché la mia proposta si concretizzi spiega il presidente della Fise Checcoli -. Oltre ad avere individuato una zona ideale per questo complesso, esiste una ragione storica: da sempre Pi¬ nerolo ha meriti acquisiti nelle discipline equestri e le tradizioni vanno rispettate». Ma la capitale piemontese della cavalleria ha comunque una rivale. Spiega Checoli: «In provincia di Avellino, a Laceno, si stanno organizzando per offrire i terreni. Il mio mandato scade quest'anno, forse verrò riconfermato per altri quattro anni, ma se si mancherà di concretezza politica Pinerolo perderà questa opportunità, anche perché c'è chi vorrebbe frazionare in più centri d'Italia la scuola di cavalleria». La soluzione prospettata dal nuovo progetto potrà essere un'alternativa o un'integrazione all'acquisto dell'area militare, da mesi in disuso, che però necessita dell'autorizzazione dello Stato maggiore: a Roma spetta l'ultima parola. ■■I L'area prescelta per realizzare il progetto della Fise (nella cartina a fianco) è nei pressi della caserma del Genio «Botta», alla periferia della citta. Dice l'assessore Angelo Di Staso (sopra): «Il Comune è pronto a fare la sua parte, è un'occasione storica»

Persone citate: Angelo Di Staso, Checcoli, Di Staso, Goffredo Canino, Mauro Checoli, Trombotto

Luoghi citati: Avellino, Comune Di Pinerolo, Italia, Pinerolo, Roma