Avellino c'è il vescovo a confortare i giocatori di G. P.

Avellino, c'è il vescovo a confortare i giocatori CALCIO CALDO Dopo l'episodio delle sedici croci sul campo Avellino, c'è il vescovo a confortare i giocatori AVELLINO. All'indomani dell'episodio delle sedici croci, il vescovo di Avellino, Gerardo Pierro, si è recato allo stadio e ha parlato ai calciatori. Con lui c'era anche il sindaco, Angelo Romano. Il vescovo ha escluso ogni collegamento della sua visita con la sacrilega esposizione delle croci recanti il nome dei calciatori. «Non scomodiamo la fede, per carità - ha detto monsignor Pierro, un presule di grande cultura con l'hobby del calcio - sono venuto a dire una parola di conforto a ragazzi che ne hanno bisogno». Il vescovo ha deplorato le manifestazioni d'intemperanza. Poi ha aggiunto: «Mi auguro che i calciatori e gli sportivi ritrovino lo spirito di unità e di fratellanza». Il sindaco Angelo Romano ha voluto rinnovare ai calciatori l'invito a non demordere: «La città vera si aspetta che la squadra lotti fino all'ultimo ed è impegnata a sostenerla». Il presidente dell'Avellino, Gaetano Tedeschi, ha espresso la sua voglia di battersi fino all'ultimo minuto: «Mi dispiace solo per questa caduta di immagine. La provincia che ha dato tante intelligenze al Paese rischia di apparire sotto una veste diversa per colpa di un'esigua minoranza. La nostra è gente abituata a scavare nella terra con le mani, a resistere alle più grandi calamità». Intanto il telecronista aggredito ha sporto querela, anche se prende corpo, fra le forze dell'ordine, la tendenza a minimizzare, a dare agli episodi il significato di una deprecabile bravata. Ieri, comunque, la squadra si è allenata sotto la vigilanza di una ventina di poliziotti. Dagli spalti neppure un fischio, mentre sul terreno di gioco i tacchetti dei calciatori hanno cancellato ogni traccia della singolare crocefissione annunciata. [g. p.]

Persone citate: Angelo Romano, Gerardo Pierro, Pierro

Luoghi citati: Avellino