Raiuno «Sevilla sogna» se c'è Raffaella Carrà di Carlo Fuscagni
Raiuno, «Sevilla sogna» se c'è Raffaella Carrà Musica italiana e flamenco stasera in diretta Raiuno, «Sevilla sogna» se c'è Raffaella Carrà ROMA DALLA REDAZIONE Straniarne videoconferenza con il direttore di Raiuno Carlo Fuscagni e l'addetta stampa Rai Livia Giustolisi, davanti agli occhi, a Roma, in via Teulada, e Raffaella Carrà, Sergio Japino, il capostruttura Mario Maffucci, il capo delle relazioni esterne Carlo Troilo, là, su un enorme schermo video, parlanti e rispondenti da Siviglia, la città dell'Expo nonché la città cui è dedicato lo spettacolo di stasera. La Carrà è fresca e carina: capello a codino, tee-shirt, jeans e un buffo berretto da ragazzino per difendersi dal sole fortissimo. Per la sua lunga frequentazione con la Spagna e l'America Latina è toccato a lei presentare questo spettacolo destinato a Italia e Spagna, tentativo, per ora unico, spiega Fuscagni, di realizzare quella cooperazione europea, che per ora è una chi¬ mera. Ma che ci sarà dentro questa «Sevilla sogna»? Vediamolo. Cantanti: tre italiani (Baglioni, Cocciante, Barbarossa), tre spagnoli (Sans, Dalma, Los latinos). Moda: due italiani (Ferré e Armani), due spagnoli (Pedro Del Hierro, Antonio Mirò), più le top model, da Monica Bellucci a Carla Bruni. Ballo: il flamenco di Lola Florens, «sivigliana» con cento ballerini, un gruppo di gauchos argentini. Divismo: Gina Lollobrigida. Cifre: il teatro La Cartuja dell'Expo ha un palcoscenico di 2500 metri, contiene 6500 persone e per riprendere il tutto ci saranno dodici telecamere esterne e interne. In più, ad appoggiare Raffaella Carrà, uno spagnolo, Joaquim Prat, e ad appoggiare la regia di Japino due aiuti, Almudena Belda Fermandez e Luis Perez Ivorra. E uno sponsor, la pasta De Cecco, che coprirà in parte il costo del miliardo.
Luoghi citati: America Latina, Italia, Roma, Siviglia, Spagna
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