«Non ho ucciso il padre di Pietro Maso» di G. M.

«Non ho ucciso il padre di Pietro Maso» In aula il minorenne «Non ho ucciso il padre di Pietro Maso» VENEZIA DAL NOSTRO INVIATO Pietro Maso non parla, Giorgio Carbognin e Paolo Cavazza nemmeno. Così D. B., terzo complice nel delitto di Montecchia di Crosara, resta solo davanti ai giudici del Tribunale dei minorenni. E l'udienza scorre veloce, senza le testimonianze dei protagonisti dell'uccisione dei coniugi Antonio e Maria Rosa Maso. Come se loro ci avessero già messo una pietra sopra. D. B. è un ragazzo dall'aria smarrita, uno che deve aver facilmente ceduto alle tremende lusinghe di Pietro Maso, che tra un bar e una discoteca andava progettando il massacro dei suoi genitori per avere l'eredità. Aveva diciassette anni e dieci mesi, D. B., il 17 aprile dello scorso anno, quando Maso si compì la strage. A D. B. Pietro aveva promesso 200 milioni, come ricompensa per la partecipazione. Lui, secondo la ricostruzione del delitto, avrebbe impugnato una padella, pronto a colpire non appena Antonio Maso avesse messo piede in cucina, seguito dalla moglie. Ma D. B. smentisce, disperatamente. Dice che non ha colpito. Anzi, che non pensava nemmeno che si trattasse di assassinare: credeva che fossero andati a compiere un furto, al massimo una rapina. Corse via e andò a rifugiarsi nella toilette di casa Maso: ne uscì stravolto quando tutto era finito. Questo ha raccontato nei primi interrogatori. Durante l'udienza, vien fuori che D. B. aveva ricevuto tre milioni da Pietro Maso, come anticipo. Processo a porte chiuse, per il minorenne. Maso, Carbognin e Cavazza sono stati trasferiti dal carcere perché ci si aspettava un'altra rievocazione dell'assassinio. Ma è stata una trasferta inutile. Pietro si presenta ancora una volta impenetrabile, lo sguardo sfuggente. Nella saletta d attesa, circondato dai carabinieri, ha avuto un breve incontro con le sorelle, Nadia e Laura. Colloquio difficile, soffertissimo, per le due donne. Poi, il tentativo d'interrogatorio che cade nel vuoto. Il pubblico ministero, Maristella Cerato, domanda a Maso: «Lei intende rispondere?». E lui secco: «No». Insiste il magistrato: «Non vuole collaborare per la giustizia?». La risposta è la stessa. Nel corridoio c'è anche il sindaco di Montecchia di Crosara, Elisa Caltran, che gli dice: «Ciao, Pietro». Lui leva una mano e risponde: «Ciao», [g. m.]

Luoghi citati: Montecchia Di Crosara, Venezia