Torre di Pisa allarme rosso

Torre di Pisa, allarme rosso Drammatico dossier degli scienziati: «Rischia di crollare» Torre di Pisa, allarme rosso La velocità di inclinazione è aumentata, necessario intervenire entro l'anno Per gli esperti troppi ritardi nei progetti, può ripetersi il caso di Pavia PISA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Allarme rosso per la torre pendente: nel giro di poche settimane potrebbe crollare. A lanciarlo è la commissione internazionale di studio insediata dal ministero dei Lavori pubblici e presieduta dal professore Michele Jamiolkowski. A far gridare al pericolo sono state soprattutto le ultime rilevazioni sui ritmi di pendenza. «I movimenti della torre indicano una tendenza all'aumento della velocità d'inclinazione e tale negativa evoluzione introduce il pericolo di un collasso strutturale fragile, senza preavviso» si legge nel rapporto della Commissione. Com'è accaduto per la torre civica di Pavia, ricordano gli esperti. Ieri mattina, a conferma dell'allarme, sono iniziate le rilevazioni propedeutiche all'impianto delle strutture di sostegno della torre. E intanto i progetti per salvare il simbolo di Pisa languo- no. La commissione li ha elaborati da mesi, ma restano inapplicati. Il progetto di pronto intervento prevede di bloccare il campanile all'altezza del primo loggiato con anelli metallici foderati di materiale plastico precompresso che eserciterebbe un'azione di sostegno conservando al tempo stesso un quoziente di elasticità per impedire una frattura secca in caso di oscillazioni. L'altro aspetto dell'intervento di emergenza è costituito dall'applicazione sul lato. Nord.della fondazione, quello opposto alla pendenza, di 800 tonnellate di lingotti di piombo così da rallentare se non fermare il ritmo di pendenza che attualmente è di 1,37 millimetri all'anno. Assicurata così la sopravvivenza della torre - edificata otto secoli fa - la commissione passerebbe ad esaminare i piani successivi per assicurare maggiore stabilità al monumento. In questa situazione di crisi dichiarata, il decreto legge che ha insediato la commissione di studio che autorizza i lavori scadrà il 2 maggio. Se non sarà rinnovato il mandato, tutto il lavoro andrà in fumo. Per questo il sindaco di Pisa Sergio Cortopassi ha inviato un telegramma al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Cristofori sollecitando una reiterazione del decreto legge. Intanto più di ottocento giorni sono passati dal 6 gennaio 1990 quando il ministro dei Lavori pubblici dispose la, chiusura della torre di Pisa. Ventisette mesi buttati al vento, con conseguenze soprattutto per il turismo: in questo periodo la torre ha rinunciato ad oltre un milione di visitatori. * Ogni anno, infatti, secóndo i dati dell'ufficio turistico, seicentomila persone, provenienti da tutto il mondo, salivamo i 217 scalini della torre, per ammirare Pisa dall'alto. Renzo Castelli

Persone citate: Cristofori, Michele Jamiolkowski, Renzo Castelli, Sergio Cortopassi, Torre Di Pisa

Luoghi citati: Pavia, Pisa