Milano in carcere 8 imprenditori di Fabio Poletti

Milano, in carcere 8 imprenditori Si allarga lo scandalo del Trivulzio, perquisizioni e sequestri negli ospedali Milano, in carcere 8 imprenditori Tangenti per ottenere gli appalti MILANO. Ogni appalto una tangente. Ogni fornitura una mazzetta. Per ogni affare una busta con i soldi. Dal 1979 fino a ieri pomeriggio quando, per la prima volta a Milano, otto imprenditori sono finiti in manette. L'accusa per tutti è di corruzione aggravata. I carabinieri sono andati di casa in casa, di impresa in impresa, su ordine del pubblico ministero Antonio Di Pietro che, a quasi due mesi dall'arresto dell'ex presidente della Baggina (il Pio Albergo Trivulzio) Mario Chiesa, ha deciso di colpire l'esteso sottobosco degli affari poco puliti. In carcere sono finiti Clemente Rovati, 50 anni, amministratore delegato della Edilmediolanum; Gabriele Mazzalveri, 55 anni, titolare dell'impresa di costruzioni Mazzalveri e Cumelli; Franco Uboldi, 54 anni, a capo della cooperativa di pulizie Coserv. Arrestati anche Giovanni Zaro, 63 anni, a capo di un'impresa per la fornitura di carni; Claudio Maldifassi, 49 anni, titolare della Lossa spa, un'impresa di costruzioni edili e stradali; Giovanni Pozzi, 46 anni, a capo della società Svime che si occupa di verniciature industriali; Bruno Greco, 40 anni, che gestisce la società di facchinaggio Nigra; Fabio Lasagni, 58 anni, imprenditore edile, a capo della società Cosgemi Costruzioni. Particolarmente noto il nome di Clemente Rovati. L'imprenditore è anche amministratore delegato della Vialba Società Consortile, un pool di imprese edili che nel settembre 1990 aveva vinto l'appalto per la costruzione di alcuni reparti per i degenti dell'ospeda¬ le Sacco colpiti dall'Aids. E proprio alla Sacco Mario Chiesa ricopriva l'incarico di direttore tecnico, fino al momento dell'arresto. Mentre i carabinieri del nucleo operativo accompagnavano i fermati al comando generale dell'Arma per il primo interrogatorio davanti al magistrato con la contestazione delle accuse, altri militari sequestravano montagne di documenti in alcuni ospedali milanesi e dell'hinterland, già «visitati» nei giorni scorsi dagli inquirenti. Le carte ora allegate agli atti riguardano tutti gli appalti e le forniture ottenute dagli imprenditori arrestati, dal 1979 ad oggi. Nel mirino del magistrato ci sono l'ospedale Fatebenefratelli, il Gaetano Pini, il Paolo Pini, l'ex ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, ora Usl/75/3. Sequestri di carte anche in alcuni ospizi e centri per gli anziani gestiti dal Comune di Milano attraverso gli I.p.a.b., Istituti di previdenza assistenza e beneficenza. «L'operazione è ancora in corso dicono al comando generale dell'Arma dei carabinieri -. Gli arresti sono stati eseguiti perché c'era un reale pericolo di inquinamento delle prove. Siamo solo all'inizio». Quelli di ieri non sono arresti a ciel sereno. Dalle manette a Mario Chiesa, preso con le mani nel sacco mentre intascava una tangente di 7 milioni da un piccolo imprenditore taglieggiato, il magistrato ha ricostruito la mappa degli affari illeciti, prosperati per oltre un decennio, in enti società e amministrazioni pubbliche. Le confessioni di Mario Chiesa, le dichiarazioni dei numerosi imprenditori interrogati con informazioni di garanzia, le rivelazioni di Alfredo Mosini, l'assessore socialista ai Lavori pubblici del Comune di Milano, costretto a dimettersi dall'incarico per il suo coinvolgimento in questa vicenda come ex presidente dell'ospedale Fatebenefratelli, hanno fornito agli inquirenti il quadro generale degli affari prosperati all'ombra della tangente. Il controllo informatizzato sulle carte acquisite nel corso delle indagini ha poi dato la mappa definitiva di tutte le, imprese coinvolte. Sono nomi ricorrenti, aziende che vincevano appalti e forniture con gran facilità. Una mappa ad ampio raggio, come dimostrano gli arresti di ieri, che hanno colpito chi costruiva, chi forniva servizi di pulizia, di verniciatura o alimentari. E la mappa è ancora da completare. Fabio Poletti Decisive le rivelazioni di Mario Chiesa Nei guai il titolare di una delle più note società edili della Lombardia L'ex presidente del Pio Albergo Trivulzio, Mario Chiesa (di fianco) e sopra il giudice Antonio Di Pietro

Luoghi citati: Cinisello Balsamo, Comune Di Milano, Lombardia, Milano