«Non è stato politico il siluro a Palmieri»

«Non è stato politico il siluro a Palmieri» L'Eni spiega la decapitazione dell'Anic «Non è stato politico il siluro a Palmieri» ROMA. Un tubo d'oro, troppo caro per l'Enichem: è costato circa il doppio del previsto. Il colosso chimico dell'Eni ha rinfacciato la spesa esagerata a una società del gruppo, l'Enichem Anic. Con una puntigliosa nota, l'Enichem ricostruisce l'addebito e tutta la vicenda che ha portato alla decapitazione del vertice Anic, con la decadenza del presidente Domenico Palmieri. Il tubo delle polemiche collega Ravenna e Ferrara e trasporta la materia prima (cioè l'etilene) che alimenta un nuovo impianto chimico. Il comunicato ricorda che il consiglio di amministrazione Enichem Anic autorizzò due anni fa una spesa «pari a lire 84,3 miliardi, al netto degli oneri finanziari». Sin dalla fine del 1991 invece «è emerso un rilevante scostamento del costo» per «circa 90 miliardi», compromettendone «la redditività». L'Enichem fornisce i dettagli per dimostrare che ha promosso gli accertamenti molto prima delle elezioni e quindi Palmieri non è stato sconfessato per esigenze politiche o perfino «di correnti partitiche». La sua decadenza è dovuta invece alla «volontà aziendale di accentuare criteri di rigorosa gestione». Palmieri è stato a lungo in corsa per un posto di amministratore delegato Enichem da creare in più, con l'appoggio degli uomini del Presidente del consiglio Giulio Andreotti come il sottosegretario alla presidenza, il de ferrarese Nino Cristofori. [r. r.J

Luoghi citati: Ravenna, Roma