Pochi super-ricchi e tanti poveri per Bush

Pochi super-ricchi e tanti poveri per Bush AMERICAN STYLE L'indagine della Fed mostra un Paese spaccato: il 90 per cento delle famiglie guadagna meno Pochi super-ricchi e tanti poveri per Bush L'1% della popolazione è passato dal 31 al37% del reddito totale NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Ai ricchi, razza in via di estinzione, va sempre di più. Ai poveri, in aumento continuo, resta sempre meno. Gli Anni 80 e la cura economica di Reagan, continuata da Bush, hanno mutato ulteriormente lo scenario americano, allargando i divari tra le classi sociali. Lo mostrano i dati dell'ultima inchiesta sulle disponibilità finanziarie dei consumatori, condotta dalla Federai Reserve. L'uno per cento della popolazione più abbiente degli Stati Uniti ha migliorato negli scorsi anni la sua posizione, arrivando a possedere nel 1989 il 37 per cento della ricchezza di tutta l'America contro il 31 per cento di sei anni prima. E, allo stesso tempo, il resto degli americani è diventato sempre più povero. Il nove per cento subito in coda ai super-ricchi è sceso dal 35 al 31 per cento della richezza complessiva in soli sei anni, mentre il restante 90 per cento è calato dal 33 per cento del 1983 al 32 per cento del 1989. Lo studio della Banca centrale americana dimostra che nel 1989 circa 834 mila famiglie americane, l'uno per cento del totale, erano in possesso di beni per un valore di 5,7 milioni di miliardi di dollari. Molto più della ricchezza distribuita tra il restante 90 per cento dei nuclei familiari degli Stati Uniti: gli altri 84 milioni di famiglie erano costretti a spartirsi 4,8 milioni di miliardi di dollari. I dati sono ancora più significativi se si pensa che si fermano al 1989, prima che la recessione colpisse con la massima durezza gli Stati Uniti, gettando sul lastrico centinaia di migliaia di esponenti della classe media. Le conclusioni del rapporto della Federai Reserve confermano il grido d'allarme lanciato qualche tempo fa dall'ufficio del bilancio del Congresso Usa che in un rapporto aveva mostrato quello che molti già sospettavano. E cioè che l'esigua minoranza delle famiglie più ricche aveva fatto la parte del leone nell'accaparrarsi il reddito aggiuntivo generato dalla nazione negli Anni 70 e 80. «E' un altro esempio del balzo senza precedenti nella diseguaglianza in questo Paese - ha dichiarato l'economista Paul Krugman del Massachusetts Institute of Technology siamo tornati ai tempi del Grande Gatsby». Proprio Krugman era stato tra i primi a calcolare quanta parte dell'aumento del reddito nazionale era finito nelle tasche dei più ricchi. Le sue conclusioni sono condivise anche dal presidente della banca centrale statunitense , Alan Greenspan, che qualche tempo fa aveva dichiarato: «La distribuzione del reddito delle famiglie è sempre meno equa e sta diventando una delle maggiori preoccupazioni di lungo periodo». Secono gli esperti, l'aumento della ricchezza durante gli Anni 80 è stato provocato soprattutto dalla crescita degli stipendi dei manager delle grandi aziende e dall'impennata nel valore degli immobili e dei titoli azionari. Il presidente degli Usa George Bush

Persone citate: Alan Greenspan, Bush, George Bush, Krugman, Paul Krugman, Reagan

Luoghi citati: America, Massachusetts, New York, Stati Uniti, Usa