Sinopoli, spunta l'Aurora di Armando Caruso

Sinopoli, spunta l'Aurora La musica di Bruno Cerchio alla conquista di Europa e Usa Sinopoli, spunta l'Aurora Domani a Reggio Emilia con i Berliner La tournée toccherà Boston e Berlino REGGIO EMILIA. Da Berlino a Boston, da Vienna a New York il cammino di Bruno Cerchio sembra essere cosparso da successi, che a Torino, sua città, non tutti sono disposti a riconoscere. Eppure questo giovane compositore (nato nel 1954, laureato in filosofia, ma docente di composizione al Conservatorio di Milano), con la sua musica conquista nuove frontiere, allarga gli orizzonti culturali, viene eseguito con i grandi del Novecento. Lui però non si scompone: tutto gli sembra normale, anche se si rammarica che «a Torino c'è qualcuno che addirittura pensa che io viva negli Stati Uniti, mentre da anni abito a Orbassano». Cultore di scienze esoteriche, Cerchio ama tutto ciò che «è passato, tradizione», scrive saggi e articoli per riviste specializzate, collabora, con numerosi «voci», al Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti della Utet. S'è già cimentato nel saggio «La musica tra tempo e spazio» e ha pubblicato «Simbologia Astrologia» e «L'Ermetismo di Dante». Uomo apparentemente tranquillo, è divorato «dall'ansia di nuove conoscenze», lavora sodo da anni, concedendosi soltanto brevi periodi di meditazione. Questo, ora, sembra essere il periodo più fortunato della sua carriera di compositore: in meno di un anno, da domani sera a novembre, la sua musica sarà eseguita sia in Europa sia negli Stati Uniti. Bastano poche date per farsi un'idea dell'attenzione che il mondo musicale gli riserva: domani e dopodomani sera a Reggio Emilia e Padova, in occasione della tournée italiana dei Filarmonici di Berlino, Giuseppe Sinopoli oltre alla Sinfo¬ nia n. 1 di Mahler dirigerà l'«Aurora» del musicista piemontese, che è già stata eseguita in Israele e a New York. Il 16 maggio l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano diretta da Gerard Akoka eseguirà la prima assoluta di «Sopra le cose ultime», con una voce recitante inconsueta: quella di Carlo Majer, direttore artistico del Teatro Regio di Torino. La passione per la filosofia e la religione indiane Bruno Cerchio l'ha sempre avuta: è questa la ragione che l'ha spinto a comporre «Krishna», opera di cui in novembre la Boston Symphony diretta da Sinopoli eseguirà negli Stati Uniti la Suite del primo atto. «Si tratta di una rielaborazione di tutte le tradizioni indù, nel tentativo - dice Cerchio - di fondere anche le leggende più contraddittorie». Naturalmente, la scrittura è occidentale, coinvolge i linguaggi della tradizione e dell'avanguardia, ed è scritta per grande orchestra 2 pianoforti, 10 percussioni, 2 arpe: un organico di un centinaio di elementi, così come si conviene ad una grande orchestra novecentesca, da Ravel in poi. Dagli Stati Uniti inversione per l'Europa: il 15 e 16 aprile del '93 (i contratti cominciano a fioccare anche per i prossimi anni) alla Staatsoper di Berlino, Jun Màrkl dirigerà la prima integrale assoluta della «Missa Aurea» per soprano, contralto, doppio coro misto coro e grande orchestra. Questa immane fatica di Bruno Cerchio doveva essere eseguita a Berlino nel '92, ma a causa degli sconvolgimenti provocati dalla caduta del «muro», sarà riproposta alla Staatsoper. Cerchio s'è ispirato ai Salmi di un Inno medioevale tratto da «Enchiriadis», da altri testi religiosi, da opere alchemiche, spirituali cattoliche, con riferimenti all'ermetismo tradizionale del '500-'600. Di questa musica è impregnata la vita di Bruno Cerchio, uomo «tranquillo» ma che ha scelto, come emblema della propria opera, la fenice risorgente dalle fiamme. Armando Caruso Il direttore d'orchestra Giuseppe Sinopoli. Tra le musiche del compositore piemontese Bruno Cerchio, che quest'anno dirigerà, c'è anche la Suite dell'opera «Krishna» di chiara ispirazione religiosa indiana