Raitre: Ghezzi presenta la notte delle stelle spente di Simonetta Robiony

Raitre: Ghezzi presenta la notte delle stelle spente Da venerdì a sabato le trasmissioni mai mandate in onda o fatte sparire dopo le prime puntate per assenza di pubblico Raitre: Ghezzi presenta la notte delle stelle spente E' un'anticipazione delle programmazioni a tema previste per l'estate della rete ROMA. Parafrasando Marx e il suo Manifesto del '48 l'impareggiabile Enrico Ghezzi lancia un proclama: «Fallimenti di tutto il mondo unitevi». Trattandosi di tv, si parla di trasmissioni andate male, e trattandosi di Ghezzi l'orizzonte si restringe a Raitre, committente anche di programmi, come scrive il comunicato stampa, «sbagliati, in anticipo o in ritardo sui tempi, solo abbozzati, puniti dall'ascolto, interrotti, mai andati in onda rinviati siile die». L'esperimento andrà in onda nella notte tra venerdì e sabato come primo esempio della programmazione per insonni che Angelo Guglielmi ha deciso di lanciare in estate. Titolo, «I buchi nella rete», come dire ciò che non è andato bene su Raitre, perché sarebbe ineducato esordire controllando ciò che non è andato bene altrove. E, sempre in ossequio alle regole della buona educazione, 2 primo programma citato sarà il catastrofi¬ co «Fùoriorario» di Ghezzi e compagni datato 1988, talmente fallimentare e ambizioso da costare, nel rapporto spesa-ascoltatore, più di qualunque trasmissione di lusso. Lunghissimo l'elenco delle stranezze finite nel calderone: dalla contessa Pinina Garavaglia eliminata benché «punto alto nella ricerca della volgarità», a un mai realizzato «Tra Scilla e Cariddi» con Mirabella e Garrani fuggiti su Raidue nel corso della messa a punto dei numeri zero. Tra le chicche «I Miserabili» di Chiambretti parodia de «Il milionario» di Joceiyn mai trasmesso; una «Agenzia matrimoniale» di Gianni Ippoliti precedente a quella di Marta Flavi non andata in onda perché bruttissima; una soap opera con Fabio e Fiamma fermatasi alla quarta puntata e cancellata; uno «Scommetti che ti facciamo ridere?» di Cerusico annullato perché non faceva ridere. Ci saranno resti di trasmissioni coro¬ nate da insuccesso pubblico come il duo di Lio Beghin «Terzo grado» e «Filò», il «Fai la tv» di Guzzanti, il processo allo sport di Mina, il gioco ecologico «Waku Waku», le conversazioni sul divano di Amanda Lear. Alba Panetti no. Angelo Guglielmi l'ha definita una delle sue creature di successo, lei e la sua Piscina. «Nel panorama di finta compostezza e corretezza tv, la sua spontanea approssimazione cialtrona resta un segno di rottura». E poi la Parietti farà «Fantastico» con Montesano: quale prova più provata di alto gradimento? «I buchi neri della rete» insieme a una notte, quella del 30 aprile, dedicata a «Il portalettere» di Chiambretti, sono l'assaggio della programmazione estiva e notturna di Raitre, stufa di farne una generica per ordine dell'azienda, che qualche mese fa senza preavviso impose alle tre reti di partire con una programmazione a costo zero che copris- se le 24 ore. Dal 21 giugno, dunque, nottate a tema nella speranza che il pubblico impari a cercare ciò che vuole, e smetta di praticare lo zapping fermandosi solo dove la curiosità l'inchioda: una notte a settimana di cinema d'autore, un'altra di dirette cele¬ bri, una terza monotematica su personaggi o trasmissioni di culto, e poi la notte dei programmi troppo visti o poco visti, quella dei programmi di vent'anni fa, la notte jolly: da tutto Glenn Gould a tutte le agenzie internazionali. Sono escluse le trasmissioni con telefono, sono compresi i programmi giornalistici fissati a orario inamovibile: le «ultime notizie» alle 3 e mezzo del mattino, «l'edicola» alle 6. A video acceso la notte giacciono al massimo mezzo milione di insonni che si riducono man mano a poche centinaia. L'Auditel non ha dati certi per la notte. Se in 10 dormono davanti a un programma si può pensare a un gran successo. La prova, racconta Ghezzi, è stata la messa in onda per errore, giovedì notte, di un film giapponese senza sottotitoli. Secondo l'Auditel in 130 mila sarebbero rimasti incantati a seguirlo. Simonetta Robiony II comico Piero Chiambretti

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