Morte nella camera verde di G. Bea

Morte nella camera verde Morte nella camera verde Cianuro per soffocare il cervello WASHINGTON. Nella camera verde la fine arriva con una pastiglia. Il boia aziona una leva e il cianuro scivola in una soluzione di acido solforico. Per reazione si sprigiona acido cianidrico, un vapore bianco che inonda la camera a gas, blocca progressivamente le funzioni cerebrali del condannato e ne paralizza i polmoni. L'esecuzione di Robert Alton Harris, 39 anni, omicida di due adolescenti, è avvenuta secondo copione, sarà ricordata come la numero 200 eseguita nel braccio della morte del penitenziario di San Quintino, nella baia di San Francisco. I suoi ultimi momenti hanno seguito il rituale scandito dalla «Procedura 769», un libretto di 34 pagine che il boia, Daniel Vasquez, conosce a memoria. Le guardie lo hanno legato stretto a un seggiolone di metallo bianco, hanno richiuso il pesante portellone stagno che isola dall'esterno la camera a gas (uno scatolone d'acciaio a pareti ottagonali con grandi oblò), hanno aspettato in silenzio l'ordine del boia, «Abbassare la leva», che ha scatenato l'acido cianidrico. Undici minuti sono trascorsi tra l'ingresso di Harris nella camera a gas e l'accertamento della sua morte. In realtà, l'agonia è durata molto meno. Il soffocamento da cianuro - spiegano gli esperti - fa perdere coscienza dopo uno-due minuti dall'inalazione del gas. Man mano che si diffonde, l'acido «mangia» l'ossigeno rimasto intrappolato nella camera e il condannato perde rapidamente il controllo di se stesso. Convulsioni violente lo scuotono. Le guance si gonfiano all'inutile ricerca di aria. Una smorfia ne altera i lineamenti. Gli ioni dell'acido cianidrico producono lo choc dell'attività cellulare. Inibiscono gli enzimi che fanno «respirare» le cellule e le soffocano. A cedere per prime sono le cellule del cervello e quelle del sistema nervoso cen- trale. La vittima rantola, perde conoscenza, entra nel tunnel di un coma sempre più profondo, scivola nella morte clinica. Sul suo corpo i medici hanno collocato una rete di elettrodi che registrano le funzioni vitali principali, quella cerebrale e quella cardiaca. E' in base ai valori che vengono trasmessi a una centralina di controllo che il condannato viene dichiarato deceduto secondo le procedure legali. Dopo 15 minuti, un ventilatore entra in funzione per disperdere l'acido cianidrico. Il portellone viene riaperto e i carcerieri portano via il cadavere. Erano 25 anni che in California non si applicava la «Procedura 769». Pochi giorni prima, l'Arizona aveva rotto il tabù. Un altro cadavere era stato portato via da un'altra camera a gas. La vittima, Don Eùgene Harding, aveva sette assassinii alle spalle. [g. bea]

Persone citate: Daniel Vasquez, Eùgene Harding, Robert Alton Harris

Luoghi citati: Arizona, California, San Francisco, Washington