Respinto da sei ospedali ragazzo muore

Respinto da sei ospedali, rugazzo muore Al medico che lo ha soccorso ha detto: «Voglio farla finita». Ma forse poteva essere salvato Respinto da sei ospedali, rugazzo muore Si è dato fuoco a Venezia perché sordo, inutile corsa a Genova VENEZIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Si è dato fuoco con una miscela di alcol e benzina, nella sua stanza al primo piano di una villetta di Sottomarina di Chioggia. E' morto venti ore più tardi al Centro grandi ustionati di Genova, con il corpo ricoperto al novanta per cento di piaghe. Ed è morto in Liguria, a cinquecento chilometri da casa, dopo essere stato respinto da ben sei ospedali: quello di Chioggia n in era attrezzato, e poi quelli di Padova, Verona, Cesena, Bologna, Parma e Torino, che non avevano (nel giorno di Pasqua) un letto disponibile in Rianimazione per un ragazzo di 14 anni che si dibatteva tra la vita e la morte. Liviano Tiozzo Meo Ambrosi si è ucciso a soli quattordici anni perché era un sordastro: doveva portare un apparecchio acustico, non riusciva ad articolare bene le parole, e ora è evidente che soffriva di questa menomazione più di quanto desse a vedere. Da tempo era seguito da uno psicologo; a scuola forse si sentiva diverso perché costretto all'assistenza di un insegnante di sostegno; era stato bocciato e frequentava di nuovo la terza media; stava probabilmente attraversando una crisi adolescenziale. Il medico del pronto soccorso di Chioggia, Ferruccio Dell'Acqua, racconta: «E' arrivato in condizioni disastrose. Le fiamme hanno scavato talmente in profondità che ha devastato le terminazioni sensoriali. Il ragazzo però era lucido e ha mormorato " mi sono dato fuoco, voglio farla finita". E' stato per me uno choc tremendo». Una famiglia di condizioni economiche medie, la sua: il padre Luigino lavora per una cooperativa, giù al porto; la madre Anna fa la parrucchiera. L'altra sera, in casa con Livia- no c'era solo lei: stava al piano di sotto, davanti al televisore. Il figlio, invece, era nella sua stanza. I vigili del fuoco stanno analizzando possibili altre origini delle fiamme, ma i carabinieri di Chioggia non hanno dubbi sul suicidio. I vicini di casa dicono di aver sentito un botto, verso le 6 di sera, poi le urla della madre; e hanno visto ii fumo che usciva dalle finestre del primo piano. Subito dopo sono arrivate le pattuglie della polizia e dei pompieri, l'autoambulanza. Dal pronto soccorso dell'ospedale si è cominciato immediatamente il giro di telefonate per i centri specializzati, ma soltanto due ore e mezzo più tardi è stata trovata una destinazione. L'elicottero giunto immediatamente per il trasporto al Centro di Padova ha dovuto rinunciare perché l'ospedale non aveva un posto in Rianimazione. Responso negativo anche dagli altri nosocomi più vicini, e intanto il buio rendeva impossibile un nuovo decollo. Finalmente arrivava un «sì» dal Centro di Sampierdarena e così un Falcon dell'esercito, arrivato apposta da Ciampino, trasferiva il ragazzo a Genova. Liviano ha continuato a respirare sotto la tenda a ossigeno fino alle 13,30 di ieri. Mario Lolio Liviano Tiozzo Meo Ambrosi aveva 14 anni. Per uccidersi si è cosparso il corpo di alcol e si è dato fuoco [FOTO ERREDIj

Persone citate: Dell'acqua, Falcon, Mario Lolio, Tiozzo, Tiozzo Meo Ambrosi