Nel derby spunta a sorpresa Massaro

Nel derby spunta a sorpresa Massaro A San Siro successo del Milan con un colpo di testa dell'attaccante a un minuto dalla fine Nel derby spunta a sorpresa Massaro Nerazzurri in 10, espulso Desideri MILANO. E scudetto sia, com'è giusto, com'è ovvio, anche se questa volta il Milan raccoglie più di quanto semina. No, l'Inter non meritava di perderlo, il derby, e soprattutto non meritava di perderlo in una maniera così atroce, così beffarda. Pensate: a un minuto dal termine, solo uno, forse neppure, e dopo aver retto in dieci per 50 minuti buoni. Un'Inter dall'orgoglio smisurato, subito all'attacco, mai alle corde, se non nella ripresa, sotto le confuse spallate di avversari tutt'altro che irresistibili. Derby brutto, derby strano, diretto da un Cesari non al massimo della forma. La squadra di Suarez non ha santi reperibili. Ne avesse qualcuno, dall'impatto fra Antonioli e Desideri, dopo appena 8', ricaverebbe probabilmente un rigore e non un'ammonizione, fatale perché sommata alla seconda sacrosanta, questa - porterà all'espulsione dello stesso Desideri (39'). Il Milan ha le gambe molli e la testa chissà dove. Gira in folle, incredulo di tanto fervore da parte dei cugini. L'Inter lo sorprende all'inizio, raccolta com'è intorno a un ispirato Desideri, salvo poi rinculare a poco a poco. Berti, al rientro, regge un tempo, quanto basta per sradicare palloni cruciali dai piedi di un imbambolato Maldini. Privo di Matthaeus e Ferri, e con Battistini libero, Suarez affida Van Basten a Montanari e Massaro a Bergomi. Sulla de- stra, Berti e Bianchi si oppongono a Evani e Maldini. Sulla sinistra, Brehme pedina Donadoni e Fontolan, da medaglia al valore, e al sudore, non solo tiene d'occhio Tassotti, ma non nega una mano a nessuno. Al centro, Dino Baggio è l'ombra di un Bijkaard meno brillante del solito, e Desideri il dirimpettaio di un Albertini sfuocato e spesso in soggezione. La sfida non tocca mai vertici sublimi. Il Milan non sfonda da nessuna parte, anche perché Gullit è Gullit, e da un mese è fuori. Gli spazi che Van Basten crea - ora allargandosi, ora retrocedendo - non si trasformano in micidiali scorciatoie per il semplice fatto che la spinta da dietro è flebile, e l'assetto difensivo dell'Inter fra i più lucidi e ringhiosi. Assai di rado, Massaro, Donadoni, Albertini, Rijkaard ed Evani creano situazioni stimolanti, se non proprio occasioni pulite. L'approccio milanista è così moscio che neppure l'uscita di Desideri determina sconquassi. Piace, nell'Inter, il modo con cui Battistini, da libero vecchia maniera, si traveste da «cacciatore» e zompa sul milanista in più. Gli interisti non demordono. Il palo di Klinsmann, al 49', è un altro segno del destino. Baresi e Costacurta, forti di una singolare immunità parlamen¬ tare, si permettono di tutto. Ma perché l'Inter si arrenda, non basta l'inferiorità numerica, ci vuole anche l'infortunio di Montanari, caviglia fuori uso dopo un terrificante, ma leale, tackle con Maldini. Suarez ricorre a Beppe Baresi, e ritocca così le marcature: Beppe su Massaro e Bergomi su Van Basten. Poco prima, Fuser aveva rilevato Albertini. Poco dopo, Angelo Orlando rimpiazzerà Berti. Il Milan spara le ultime cartucce. L'Inter si arrangia e si aggrappa a tutto, visto che all'84' pure Baggio esce malconcio da un truce arrembaggio di Costacurta. Ma gli dei non hanno cuore. Liberato dalla guardia assillante di Bergomi, e affidato alle cure più soft di Baresi, Massaro addomestica una parabola di Fuser e incorna, in un colpo solo, derby e scudetto. Ironia della sorte, non si ricordano parate memorabili di Zenga, spesso disoccupato al pari dell'esordiente Antonioli: qualche «telefonata» di Van Basten, una punizione di Evani, e stop. Il popolo del Milan si guarda bene dal censurare il gioco e si gode il risultato: tutto il mondo è, giustamente, paese. Di sicuro, l'Inter non perde la faccia. Anzi. Ma sai che consolazione per i tifosi. Roberto Beccantini MILAN m INTER ANTONIOU 6 fH ZENGA I 6,5 TASSOTTI 6 BERGOMI 6,5 MALDINI 5,5 BREHME! 6 ALBERTINI 5,5 D. BAGGIO 6 (61' FUSER) 6 MONTANARI 6,5 COSTACURTA 6 (68'G. BARESI) sv F.BARESI 6 BATTISTINI 6,5 EVANI 5,5 A.BIANCHJ 6 RIJKAARD 5.5 BERTI 6 VAN BASTEN 6,5 (79'AN. ORLANDO) SV DONADONI 6 KLINSMANN 6 MASSARO 6,5 DESIDERI 6 FONTOLAN 6,5 All.iCAPELLO 7 All.: SUAREZ 7 O Arbitro: CESARI 5 Reti: 89' Massaro. Ammoniti: 8' Desideri, 13' Berti, 42' D. Baggio, 55' F. Baresi, 74' Maialini. Espulso: 39' Desideri. Spettatori: 22.516 paganti, per un Incasso di 1.064.565.000 lire. Abbonati 60.068, per una quota di 1.585.550.872. Milan sempre più vicino allo scudetto: nella foto, Massaro abbracciato da Evani

Luoghi citati: Desideri, Milano